È da tempo che Apple ci prova, ma evidentemente le trattative non hanno ancora raggiunto risultati pratici. A dire del Wall Street Journal, Tim Cook starebbe continuando a portare avanti gli incontri coi CEO dell’industria della TV via cavo. Scopo del gioco, portare i loro palinsesti su Apple TV.
Così com’è, Apple TV non è né carne né pesce. Si è discostata sufficientemente dall’ecosistema iTunes ma ne è ancora dipendente per quanto concerne il sistema di licenza; in futuro, potrebbe diventare totalmente autonoma e avvalersi d’un “approccio più cooperativo alla distribuzione dei media” ma tutto dipende dall’esito delle contrattazioni.
Ecco perché, nel riserbo più assoluto, Cook si sta dando un gran daffare:
Il Wall Street Journal scrive che il CEO di Apple Tim Cook si è incontrato con l’amministratore delegato di Time Warner Glenn Britt in Idaho lo scorso mese durante una conferenza sui media. I dirigenti della tv via cavo hanno affermato in passato che la scarsa penetrazione di Apple TV nel mercato rende la tv in streaming una bassa priorità e hanno dato particolare enfasi alla distribuzione sui più popolari iPad ed iPhone.
Anche se, verrebbe da dire, è molto probabile che con un’adeguata offerta di contenti, Apple TV cesserebbe di restare tanto di nicchia e si guadagnerebbe il posto che potenzialmente le spetta. Senza contare che, una volta siglati gli accordi di partnership, portare i contenuti su iPhone ed iPad è questione di un’app o poco più.
Il vero scoglio, semmai, è quel 30% di commissioni che Apple trattiene per sé su ogni transazione, un boccone amaro da mandar giù. Oltretutto, pare che ai partner sia richiesta l’esclusività e l’impegno a distribuire i propri contenuti su qualunque dispositivo con la mela, presente o futuro.
Dal suo rilascio nel 2007, Apple TV ha visto crescere il proprio successo, e solo nell’ultimo anno fiscale ne sono state vendute 2,7 milioni di unità. Sarà anche un hobby, come lo definiscono a Cupertino, però intanto ha già carpito il 32% del mercato statunitense dei set-top box.