Apple: "abbiamo fatto casini" coi turni negli store

Il caos nelle turnazioni dello staff negli Apple Store sarebbe stato il risultato d'un esperimento malriuscito di Browett. Che ora fa ammenda.
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Il caos nelle turnazioni dello staff negli Apple Store sarebbe stato il risultato d'un esperimento malriuscito di Browett. Che ora fa ammenda.

Nei giorni scorsi, MacRumors aveva raccontato di alcune stranezze negli Apple Store di UK, Stati Uniti e Canada. Da più parti del mondo arrivava la notizia del taglio delle ore di lavoro per i dipendenti part-time, congiuntamente ad un’ondata di licenziamenti eccezionali, per esempio di personale che a mala pena era riuscito a terminare il mese di prova. Ora la parziale ammissione dei papaveri della mela: “Abbiamo fatto casini.”

La colpa delle stranezze nelle turnazioni (l’accusa di licenziamento facile è stata interamente rispedita al mittente) se l’è praticamente addossata John Browett, il nuovo Vice Presidente di Apple Retail in sostituzione di Ron Johnson. Ecco cosa scrive a riguardo il Dow Jones Newswires:

In stretta comunicazione con i leadership team degli store, il vice presidente senior del retail, lo stesso John Browett che ha preso le redini dei negozi Apple ad aprile, ha affermato che la società stava sperimentando una nuova formula per lo staff dei suoi store, cosa che ha portato al taglio delle ore di lavoro per alcuni impiegati e a personale insufficiente in determinate location. Ciò è accaduto per alcune settimane; poi la società ha deciso di tornare al vecchio sistema, sperando così di risolvere i problemi.
Browett ha quindi istruito i leadership team perché spiegassero agli impiegati che “abbiamo fatto casini” secondo due persone a conoscenza dei fatti che, tra l’altro, hanno anche circoscritto la questione alle sole turnazioni: nessuno sarebbe stato licenziato. Ha voluto infatti che gli impiegati sapessero delle nuove assunzioni in corso.
Apple ha quindi fatto una parziale retromarcia. “Fare questi cambiamenti è stato un errore, per questo stiamo ripristinando l’organizzazione precedente” ha affermato il portavoce Apple Kristin Huguet. “I nostri impiegati sono il nostro patrimonio più grande; sono quelli che forniscono il servizio di fama mondiale che i nostri clienti meritano.”

In realtà, e come sottolinea più di qualcuno, i licenziamenti ci sono stati eccome; in alcuni casi si è trattato di episodi a sé stanti, ma in altri riguardavano di sicuro un numero maggiore di persone contemporaneamente coinvolte. Secondo ifoAppleStore, da una parte Browett riduceva le assunzioni aumentando i licenziamenti, e dall’altra chiedeva allo staff di essere “ancora più agile” anche in condizioni di lavoro non ottimali. Insomma, un esperimento voluto dal nuovo manager nella convinzione che gli Apple Store fossero “troppo saturi” di impiegati.

Pare che ora i manager stiano contattando personalmente le vittime degli abusi e che stiano organizzando dei meeting per scusarsi, spiegare l’errore e tornare ai vecchi ritmi. Occhio, Sig. Browett, perché l’ansia da prestazioni è cattiva consigliera.

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