In una intervista rilasciata a MacGeneration, Eric Bachard, responsabile del porting di OpenOffice.org su Mac OS X, parla a tutto campo dello stato attuale e delle prospettive del progetto OpenOffice on Mac.
Il cuore della roadmap di OpenOffice per Mac consta nel porting da applicazione X11 ad applicazione nativa (Cocoa). Questo passo rappresenterà il superamento di uno scoglio finora determinante nel limitare la diffusione della versione Mac rispetto a quella, molto usata, per Windows.
Bachard annuncia con soddisfazione che il numero di sviluppatori che si occupano del progetto è in continuo aumento, grazie al rinnovato interesse che il passaggio ad Intel ha garantito alla nostra piattaforma.
Le prime versioni beta già girano sulle macchine degli svilupaptori, che si sono recentemente incontranti ad Amburgo per un importante workshop.
Perchè il 2007 sia davvero l’anno in cui OpenOffice per Mac possa spiccare il volo, dovranno essere perfezionati diversi punti.
L’implementazione delle nuove funzioni già presenti sulla versione Windows è imperativa, così come una migliorata compatibilità con il formato .doc e il nuovo formato OpenXML di Microsoft Office 2007.
E’ poi necessario fornire a OpenOffice per Mac il look&feel delle applicazioni Mac OS e integrare l’applicazione con alcuni importanti servizi di sistema come Spotlight e Quicktime.
Le prospettive sono dunque importanti e il 2007 dovrebbe essere un anno cruciale per il progetto. Un anno in cui il successo di Apple (ma anche l’effetto “halo” di un altro software libero come Firefox) potrà trascinare OpenOffice.
Noi di mela|blog.it riteniamo OpenOffice molto importante per il futuro della piattaforma Mac e, per questo, vi terremo puntualmente aggiornati sugli sviluppi.