Una delle novità più importanti dell’iPhone 5 sbandierate da Phil Schiller sul palco dello Yerba Buena è probabilmente il cosiddetto Wideband Audio, una tecnologia che consente una conversazione vocale di qualità superiore, “più chiara” e naturale. Tale feature, tuttavia, sarà supportata da certi carrier e non altri, la maggior parte dei quali sono europei.
Quando Schiller ha annunciato la novità, ha anche esplicitamente aggiunto che, al momento del lancio di iPhone 5, WideBand Audio sarebbe stato disponibile esclusivamente con una ventina di carrier, tralasciando tuttavia di menzionarli. Oggi apprendiamo che negli USA Sprint ha già dato forfait, e che presto dovrebbero seguire anche i suoi competitor.
Ci sono tre modi di fare chiamate in alta qualità, o “wideband.”
Si può usare un nuovo codec, chiamato AMR-WB attraverso un network “3G GSM” (UMTS). Questo è quel che stanno facendo i carrier europei e ciò che è presente sull’iPhone. Si tratta del metodo più semplice per implementarlo lato telefono, ammesso che la rete lo supporti. Negli USA, solo AT&T e T-Mobile sarebbero tecnicamente in grado di offrire tale feature, ma non lo faranno perché stanno investendo sul 4G.
Gli altri due metodi prevedono l’uso di codec relativi al CDMA (come i network di Verizon e Sprint, già alle prese con l’impossibilità di abilitare il traffico dati durante una conversazione), oppure di sofisticate tecnologie di voice-over-LTE. Nessuno di questi ultimi due meccanismi è tuttavia stato implementato nell’hardware dell’iPhone 5; ciò implica per corollario che l’audio a banda larga o “HD Voice” sarà molto più diffuso nel Vecchio Continente che negli Stati Uniti.