Piccolo incidente di percorso per Cupertino. La Schweizerische Bundesbahnen, vale a dire le Ferrovie Federali Svizzere (FFS), ha accusato Apple di essersi ispirata senza autorizzazione all’iconico design dei suoi orologi per l’app Orologio dell’iPad. E ora chiede i danni.
Stando a quanto si legge sul quotidiano svizzero Blick, Mondaine, il gruppo finanziario che detiene da decenni i diritti di sfruttamento dell’orologio FFS (ne vende perfino le repliche a peso d’oro), sta tentando di entrare in contatto con Apple per richiedere spiegazioni formali. E allo stato attuale una denuncia non appare affatto impensabile:
Quelli di FFS sono molto arrabbiati. Apparentemente, Apple deve aver ritenuto superfluo chiedere il permesso alla società. “Stiamo cercando di contattare Apple per verificare con loro -legalmente e finanziariamente- l’uso non autorizzato”, ha spiegato il portavoce FFS Reto Kormann a Blick.ch. I diritti d’autore e il marchio risalgono ad un concept del 1944, progettato da Hans Hilfiker, divenuto poi un modello per tutti gli orologi delle stazioni ferroviarie d’Europa. “È un’icona assoluta del design.”
Sembra quasi di sentire Katie Cotton dopo la vittoria di Apple su Samsung negli USA:
“Alla Apple apprezziamo l’originalità e l’innovazione e dedichiamo la nostra vita per fare i migliori prodotti della terra. Facciamo questi prodotti per deliziare i nostri clienti, non per farli copiare dai nostri concorrenti in modo così palese. […] rubare non è giusto.”
Ma in effetti, la veste grafica scelta da Apple ricalca in tutto e per tutto il minimalismo dell’oggetto del contendere, compresa la stanghetta rossa dei secondi col pallino all’estremità. Insomma, qualcuno a Cupertino, in preda ad un evidente attacco di scheumorfismo, deve aver scelto l’iconico orologio come Musa per il proprio lavoro. La fregatura è che oggi le Muse sono quasi tutte coperte dal diritto d’autore, e Cupertino dovrebbero saperlo bene.