Il rapporto tra Apple e Samsung è quanto mai complicato. Da una parte le due società sono costrette a fare buon viso a cattivo gioco per ragioni di reciproca convenienza, ma dall’altra sono da mesi sul piede di guerra per le presunte violazioni di brevetto di cui si accusano reciprocamente e che hanno prodotto risultati misti. Inizialmente, infatti, Cupertino si era assicurata una vittoria in primo grado e un risarcimento miliardario, senonché poco dopo la Corte d’Appello USA ha sollevato Samsung dal blocco delle vendite per l’impossibilità di dimostrare i “danni irreparabili” lamentati dai legali della mela. Non sorprende quindi che il rapporto di amore-e-odio sia stato sostituito da una relazione “odio-odio.”
Sono parole forti, ma è la traduzione letterale di quanto titola il Korea Times in un recente articolo. Per il momento, spiega il quotidiano, le due società sono costrette a collaborare per esigenze di mercato; ma già col processore A6 dell’iPhone 5, Cupertino ha completamente tagliato fuori Samsung dalla progettazione, relegandola al ruolo di mero produttore su commissione. L’intento, insomma, è di recidere il cordone ombelicale non appena possibile:
Secondo le fonti dell’industria, Apple non ha collaborato con Samsung nel processo di sviluppo del suo microprocessore A6 utilizzato nel recente iPhone 5. Samsung si è occupata del processori utilizzati nei precedenti iPhone e ritiene di aver in parte contribuito al loro design.
Apple dipende ancora dalla società coreana per produrre i suoi chip ma ha chiaramente affermato di non voler più avvalersi delle tecnologie della rivale, secondo un dirigente senior.
“L’accordo di Samsung con Apple è limitato alla produzione di processori A6. Apple ha fatto tutto il design e noi stiamo soltanto producendo i chip in qualità di fucina” ha aggiunto Gyeonggi Pro a margine della fiera di tecnologia KINTEX di Goyang.
Se poi a questo aggiungiamo i tentativi di strappare l’esclusiva a TSMC e la recente assunzione di Jim Mergard, è evidente che a Cupertino non vedono l’ora di scrollarsi di dosso questo pesante fardello. Difficile però credere che nel breve e medio termine le cose cambieranno granché: all’esperienza e alla forza di Samsung, infatti, non esistono attualmente alternative nell’intero globo.
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