Chiamatelo “Il potere di Gapple”. Della definizione coniata in questi giorni da Jeremy Caplan su Time sentiremo parlare molto nelle prossime settimane, a mio parere. Google ed Apple si stanno legando sempre più, con un coefficiente di sinergie destinato a salire.
L’idea di un vero e proprio matrimonio strategico tra le due società, ai danni di Microsoft, si era diffusa su molti blog a partire dall’ingresso del Ceo di Google nel consiglio di amministrazione di Apple. Poi sono partiti i vari indizi. Google che sviluppa sempre più applicazioni per Mac Os, le Widget di Google integrate in un aggiornamento di Tiger, quelle integrate in iPhone e, ultimo ma non ultimo, l’integrazione di YouTube in Apple Tv.
Un’integrazione non da poco, se pensiamo che le società stanno lavorando ad una ricompressione in h.264 di tutti i filmati sui server di YouTube. L’impressione, ovviamente, è di essere solo all’inizio. Per il desaperecido Leopard possiamo già parlare, senza scommettere, di un’integrazione delle Google Maps in iPhoto e di una maggiore evidenza di GTalk in iChat. Secondo Caplan, però, le vere sorprese dovrebbero arrivare proprio per iPhone…
Secondo il giornalista questa partnership, come tutte le partnership aziendali, è da considerare più un’amicizia di convenienza che un patto permanente. Apple beneficerà molto dall’integrazione di servizi web sul suo telefono, e Google potrà concedere ai suoi utenti nuovi veicoli per la fruizione della sua offerta.
Il Safari di iPhone e le sue widget dovrebbero consentire ad un accesso di molti servizi Google. Già confermati sono le Google Maps e le ricerche, ma non basta. Un crescente numero di servizi come GMail, Google Calendar o Google Reader dispone già di un’interfaccia mobile, che trarrà vantaggi d’uso da Safari. Sumit Agarwal, product manager di Google Mobile, ha ammesso di essere al lavoro con Apple per garantire un accesso universale ai servizi mobili della grande G.
Le prime applicazioni ad arrivare su iPhone non dovrebbero essere le più complesse, come l’ex-Writely, ma quelle anche più soggette ad un utilizzo in mobilità. Agarwal ha quindi accennato ai servizi di Blogger, pensando quindi ad un moblogging particolarmente avanzato. Ricordiamo inoltre che, recentemente, Google ha lavorato con LG per offrire proprio un sistema di blogging sui suoi cellulari, è scontato quindi pensare ad un passo del genere anche per Apple. E poi possiamo aspettarci widget per GMail, e per il Google Reader, che ha recentemente integrato la possibilità di lettura offline, cosa che potrebbe rivelarsi utile in caso di mancanza di connettività wi-fi.
E ora che YouTube è su Apple Tv? Vogliamo credere che la ricompressione in h.264 sia stata fatta solo per Apple Tv? Sembra che iPhone non sia in grado di supportare flash, ma il nuovo tipo di compressione di YouTube lo sarà certamente. Resta da vedere come si muoveranno le cose, su iPhone e non solo. E anche come Yahoo!, che in iPhone un ruolo l’ha già avuto, si muoverà nelle vesti dell’amante…