Ebbene sì, per mesi ci siamo scervellati su come si potessero far funzionare applicazioni per la lettura di documenti su iPhone, o semplicemente per trasformarlo in un comodo navigatore satellitare, dal momento che iPhone sarebbe stato un sistema chiuso: abbiamo valutato insieme tutte le varie ipotesi.
Ora abbiamo la certezza: la risposta è AJAX.
AJAX, acronimo di Asynchronous JavaScript and XML, è un linguaggio di programmazione che, se ancora non vi fosse familiare, è la base di internet del futuro: il famoso web 2.0.
Ebbene, le applicazioni di terze parti funzioneranno proprio tramite Safari, che da oggi è il software chiave di Cupertino.
Qualunque programma scritto in AJAX sarà utilizzabile si iPhone, quindi, potenzialmente con iPhone sarà possibile fare qualunque cosa.
“Gli sviluppatori e gli utenti saranno decisamente sorpresi e contenti nello scoprire quanto saranno belle da vedere queste applicazioni su iPhone”, ha affermato Steve Jobs, “Il nostro approccio innovativo, basato sugli standard del Web 2.0, permetterà agli sviluppatori di creare nuove applicazioni mantenendo iPhone sicuro e affidabile”.
Sempre a proposito di sicurezza proprio Jobs fa riferimento ai numerosi sistemi di home banking e al popolare Amazon che vanta un considerevole numero di acquisti e utenti iscritti con carte di credito e conti on-line.
Ci viene solo un dubbio riguardo alle applicazioni AJAX, che non è ancora stato sciolto da nessun sito di informazione: saranno “scaricabili” in locale e “lanciabili” da Safari, oppure sarà necessaria una connessione internet per ogni utilizzo?
Largo dunque alla fantasia dei programmatori per ampliare il parco applicazioni del mitico iPhone che sarà realtà tangibile e non più sogno dal 29 giugno alle 6 di sera.