Un interessante test video condotto da Gizmodo mostra come se la cavano Siri e l’ultima versione di Google Voice Search (in italiano “Ricerca Google”). Si tratta di domande perfettamente all’altezza dei due assistenti virtuali, eppure sin da subito si nota che la tecnologia Apple è molto più lenta e dispersiva. E in un caso, prende pure una cantonata.
La voce, perfettamente comprensibile e caratterizzata da una pronuncia piuttosto standard, ordina contemporaneamente a due iPhone -uno con Siri e l’altro con Ricerca Google- di reperire alcune informazioni; cose come tragitti, attori di film, previsione meteo e notizie sportive. Al di là dell’errore di comprensione di Siri riguardo l’uragano Sandy, la tecnologia sviluppata da Google è molto più spigliata, scattante e spiccia nell’esecuzione delle richieste; Siri invece temporeggia ripetendo le parole dell’utente, e in generale arriva sempre in ritardo.
Sono grossomodo le impressioni di Gizmodo:
Ma alla fine, e come si può vedere, Siri era sempre un po’ troppo lenta e inaffidabile per competere con la ricerca vocale di Google. Google aveva quasi sempre una risposta più pronta, era più pertinente, e francamente all’orecchio sembrava molto meno stridente rispetto a Siri.
Inoltre, la soluzione vocale di Apple richiede quasi sempre conferme esplicite o interazioni con le dita, magari per aprire un’app esterna; Google invece è sempre sul Web, e fornisce spontaneamente i risultati delle query. Ovviamente, l’app di Google non può accedere ai dati personali, alla riproduzione musicale e non può nemmeno rispondere ai messaggi, senza contare che nella localizzazione italiana non fa praticamente un tubo a parte conversioni di valuta e query; in inglese, tuttavia, è evidentemente una spanna avanti a Cupertino.