Prima era un rumor, ora è una certezza: Universal non ha accettato il rinnovo del contratto biennale con Apple per iTunes Store. La conferma è arrivata direttamente da Universal Music Group sulle pagine di MacWorld Uk.
Questo significa che ora è Universal ad avere il “coltello” dalla parte del manico, distribuendo la sua musica solo fino a quando vorrà, avendo diritto di ritirarla immediatamente dal catalogo non appena non si troverà d’accordo con una scelta di Apple.
Come è noto, le case discografiche (a parte Emi, a quanto pare) sono profondamente preoccupate per il ruolo di monopolista virtuale assunto dalla Mela nel campo della distribuzione digitale della musica. In particolare sono molti i Ceo delle etichette che hanno criticato la dittatura di Apple sulle politiche di prezzo. Come è noto, infatti, Steve Jobs crede che la soluzione migliore per il cliente sia quella del prezzo fisso per album e singoli, mentre le etichette preferirebbero differenziare il prezzo a seconda del prodotto.
Libera dal precedente contratto, inoltre, ora Universal ha la possibilità di non distribuire alcuni brani su iTunes avvantaggiando altri distributori digitali, cosa vietata in precedenza. Cosa accadrà? Difficile prevederlo. Da una parte dobbiamo notare che un disco su tre distribuito nel mondo ha marchio Universal. Dall’altra ricordiamo che si stima che iTunes Store porti nelle casse di Universal almeno 200milioni di dollari all’anno, un business da trattare con i guanti. Il nuovo contratto tra Apple e Universal ha una cadenza mensile.