Primo artefice e promotore del Live Earth, oltre che presentatore del concerto americano, è Al Gore. L’ex vicepresidente degli Stati Uniti è ormai noto ai più per la sua lotta contro il riscaldamento globale, un fenomeno che spiega e illustra chiaramente nel suo documentario da Oscar “Una scomoda verità”.
Come ricorderete da un’impressionante fotografia di qualche tempo fa, Gore è un grande fan di Apple (oltre che membro del consiglio di amministrazione e caro amico di Jobs), quindi non stupisce apprendere che la pellicola è stata realizzata con tecnologie Macintosh. Ma forse non sapevate che il sofware più usato dal team di Gore per il film lo possiedono già molti di voi. Parlo, infatti, di Keynote…
…Gore per molti anni ha usato delle semplici diapositive per i suoi keynote che svolge praticamente da sempre in difesa del pianeta. Solo recentemente, su consiglio della moglie, ha iniziato ad usare una versione di Keynote della suite iWork installata sul suo PowerBook. “Una scomoda verità” è una pellicola che riprende proprio la dialettica dei meeting di Gore, per questo il produttore Lesley Chilcott ha spinto il team a cercare la via migliore per adattare le slide al cinema. Ben presto il gruppo di lavoro capì che lo stesso Keynote usato da Gore poteva fare al caso loro.
La capacità dell’applicazione di supportare contenuti HD è stata utile al regista, mentre i dati e le immagini potevano essere aggiornati in corso d’opera, senza dover rieffettuare i rendering. Inoltre la registrazione del commento di Gore è risultata altrettanto semplice, consentendo al relatore di far scorrere le slide come preferiva, usando un programma a lui decisamente familiare.
Una volta realizzati i contenuti, questi sonno stati esportati come foto, animazioni e film Quicktime all’interno di Avid, per il rendering su computer PowerMac G5 e su PowerBook.
Soluzioni decisamente low cost, quindi, e anche molto veloci: il documentario è stato realizzato nel tempo record di 8 mesi