Sulla scia delle pressioni che sta subendo, e senza troppa fretta, AT&T sta ammorbidendosi sulla questione di FaceTime su rete mobile. Dopo la parziale apertura dei mesi scorsi, infatti, ora ha esteso la videoconferenza di Apple ad un numero maggiori di piani tariffari,e dunque di utenti.
FaceTime su network 3G/4G doveva costituire una delle grandi novità di iOS 6; gratuita e di alta qualità, tale feature ha iniziato a preoccupare gli utenti ben prima che fosse resa disponibile. Anche se il colosso statunitense delle TLC formalmente non tariffa FaceTime, d’altro canto chi voleva utilizzarla fino a ieri era costretto ad abbandonare i vecchi abbonamenti illimitati per sottoscriverne di nuovi, condivisi ma molto meno convenienti.
Di lì a poco sono iniziate le polemiche sulla violazione della neutralità della Rete, con tanto di interessamento da parte della politica e delle associazione di categoria. Ecco perché è arrivato un nuovo mezzo passo indietro:
AT&T ha annunciato oggi che abiliterà FaceTime su rete mobile senza costi aggiuntivi per i clienti iOS con un dispositivo LTE e un “piano dati tariffario stratificato.” AT&T continuerà anche ad offrire FaceTime su reti mobili ai clienti con un piano condiviso, oltre ovviamente a FaceTime su WiFi, già disponibile per tutti. La feature sarà operativa nelle prossime 8-10 settimane.
Con “piani stratificati” ci riferiamo ai cosiddetti “tiered data plans”, ovvero dei piani in cui il costo mensile delle’abbonamento viene raddoppiato al superamento dei massimali previsti; se, per intenderci, con 15$/mese si ha diritto a 200 MB di traffico, al raggiungimento di 201 MB nel medesimo periodo di fatturazione, scatta un altro addebito da 15$ e così via.
In pratica, la novità riguarda solo i possessori di iPhone 5 ed iPad dalla terza generazione in poi, ed esclude un parco utenti gigantesco. Ed è proprio questa la ratio: tenere lontane le masse da FaceTime su reti 3G. Lo spiega il capo della sezione External and Legislative Affairs di AT&T, Jim Cicconi, in un post sul blog aziendale:
In questo momento, con FaceTime già pre-caricato su decine di milioni di iPhone dei clienti AT&T, non c’era modo per i nostri ingegneri di ipotizzare un modello d’uso, e quindi di determinare l’impatto sulla rete. È per questa ragione che stiamo adottando un approccio cauto verso l’app. Fare altrimenti avrebbe messo a rischio i servizi che i nostri clienti si aspettano -e soprattutto la qualità delle comunicazioni voce- se l’uso di FaceTime avesse superato le aspettative. E questa è importante per tutti i nostri clienti, a prescindere dallo smartphone che usano.
E ritorniamo sempre al solito problema. La rete mobile non è illimitata, e i gestori cercano ovviamente di trarre il maggior profitto possibile con ciò che c’è, creando limitazioni artificiose sullo spazio di manovra di utenti sempre più affamati di dati in mobilità. Come soluzione pro tempore va anche bene, per carità; il fatto è che l’unico modo di superare un simile impasse è investendo pesantemente nella connettività e nelle infrastrutture. Ma da questo orecchio non sempre i gestori ci sentono bene.