Non passa giorno, oramai, che un Patent Troll non tenti la sorte invocando la violazione di questo o quel brevetto da parte di Cupertino. Questa volta l’origine dei nuovi guai giudiziari della mela derivano da NovelPoint Tracking, e nel mirino ci finiscono iPhone 4S e tutti gli altri dispositivi iOS.
Secondo i legali del querelante, gran parte dei più recenti gingilli mobili con la mela violerebbero il brevetto numero 6.442.485 detenuto dalla società e intitolato “Metodo ed apparato per la localizzazione automatica del veicolo, notifica di collisione e voce sintetica.” Ci mancava solo la ricetta della parmigiana di melanzane, e poi c’era praticamente tutto.
A dire di NovelPoint, i prodotti Apple “costituiscono parte materiale delle invenzioni del brevetto oggetto del contendere, sono stati costituiti in modo specifico per violare i brevetti in questione” ma soprattutto “non possono essere considerati adatti al commercio in un’ottica sostanziale di non violazione.” Ma c’è di più e di peggio; Apple “ha contribuito, e continua a contribuire, alla violazione da parte di società terze” nelle app iOS. Il che implica che in causa sono stati gettati anche tutti gli sviluppatori dell’intero ecosistema, per responsabilità diretta di Cupertino.
Coma andrà a finire, lo vedremo nei prossimi mesi, ma di sicuro in certi casi è oramai diventato conveniente tentare la sorte. Secondo uno studio di settore, il 40% di tutte le cause del 2011 negli USA sono state intentate da Patent Troll. E proprio in tempi recenti, VirnetX è riuscita a strappare a Tim Cook un assegno da ben 368 milioni di dollari per alcune tecnologie impiegate in Facetime. E giustamente, a NovelPoint qualcuno si è domandato: perché noi no?