In seguito alla notizia dell’oneroso accordo di licenza tra Apple e HTC, alcuni osservatori hanno ipotizzato che fosse l’inizio di una nuova tendenza, volta alla chiusura delle cause legali in corso. Samsung, però, promette battaglia e garantisce che l’ascia di guerra non è ancora stata seppellita.
La promessa viene direttamente dalla bocca di un importante manager Samsung, in una breve intervista concessa ad AFP:
“Non abbiamo intenzioni del genere” ha confermato ai giornalisti J.K. Shin, capo della divisione mobile di Samsung Electronics, quando gli è stato chiesto se Samsung fosse alla ricerca di un simile accordo.
Il fatto è che alla società sudcoreana poco importa di quel che abbiano o non abbiano fatto quelli di HTC; qualunque accordo extra-giudiziale avrebbe ripercussioni troppo pesanti sia in termini di immagine che dal punto di vista finanziario. L’agenzia di stampa asiatica Yonhap scrive:
“Sarà anche vero che HTC si è accordata per pagare 300 miliardi di Won (276 milioni di dollari, cioè 216 milioni di Euro) ad Apple, ma non abbiamo alcuna intenzione di negoziare” ha rivelato ai reporter il capo della divisione mobile e IT del colosso sudcoreano Shin Jong-kyun,. […]
Sebbene i termini dell’accordo non siano stati resi noti, gli osservatori di mercato ipotizzano che HTC pagherà qualcosa compreso tra i 6$ e gli 8% per telefono, per un totale di 180-280 milioni di dollari l’anno.
La guerra legale tra le due società, quindi, è destinata a perdurare e con esiti tutt’altro che certi. Di recente, Apple ha strappato una vittoria storica -e un bel miliarduccio di dollari– alla rivale per violazione di brevetti, ma in UK è stata sottoposta ad una umiliante sentenza che l’ha costretta, dopo vari tira e molla, a smentire che Samsung l’aveva copiata. E a dire il vero anche in Giappone le è andata piuttosto male; la guerra, insomma, sul lungo periodo rischia di rivelarsi controproducente per entrambe.
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