Nonostante un diffuso problema tecnico nello streaming, è stata trasmessa pochi minuti fa la conference call dedicata ai nuovi risultati fiscali di Apple. Qualche piccolo annuncio, come sempre, è arrivato. Parliamo in particolare dell’inaugurazione di un nuovo Apple Store a Pechino, la prossima estate. Un altro dato riguarda le stime di Apple sugli unlocker: secondo Cupertino sarebbero 250mila gli iPhone venduti a soggetti che desideravano sbloccarlo, o che l’hanno già sbloccato. La maggior parte di questa tipologia di acquirenti si è palesata a seguito del taglio di prezzo. Ecco gli altri dettagli emersi.
Oppenheimer si è rivelato ancora soddisfatto dei risultati raggiunti, in particolare per iPhone (in 74 giorni è stato venduto più di un milione di esemplari). E’ stato il deprezzamento del telefono, ovviamente, ad accelerare così le vendite. Apple non ha voluto fornire una dichiarazione precisa sulle aspettative di raggiungimento della quota di tre milioni di iPhone, ricordando però l’importanza del debutto in Asia nel 2008. Non è stato rivelato nel dettaglio quali siano i guadagni di iPhone legati agli accordi con AT&T confermando, però, che l’esclusiva sarà pluriennale.
A brillare, tuttavia, sono ancora i Mac, che registrano un nuovo record molto importante. Questo slancio dei Mac potrebbe non durare nel prossimo trimestre, che dovrà confrontarsi con un settembre d’oro dovuto al ritorno nelle scuole.
Buona la situazione di iPod, che con la transizione alla nuova linea sembra aver recuperato slancio. Inoltre sembra che le vendite del player siano destinate a crescere. Non si hanno reali indizi di una cannibalizzazione reciproca tra iPhone e iPod Touch, tuttavia per dati precisi occorrerà attendere gennaio.
Grande la soddisfazione per il mercato europeo, che sta dimostrando una crescita molto compatta, anche con uno slancio dovuto ai nuovi iPod. Alla domanda di un analista, che ha chiesto quali siano le reali strategie nei confronti dei prezzi di iPhone in Europa (visto l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro) è stato risposto che il prezzo viene fissato in occasione degli annunci, in base anche a IVA e altre tasse.
In calo, come prevedibile, le vendite di iLife, contestualmente alla vendita di più Mac con la suite preinstallata.
Dal punto di vista internazionale il Giappone rimane il mercato più difficile per Apple, tuttavia l’aumento del 14% delle vendite di Mac sul territorio sembra un dato rincuorante.
A breve potrete riascoltare la conference call in differita a questo indirizzo. Sembra positiva la risposta dei mercati afterhours.