Da quanto le grandi testate americane hanno cominciato a dare sempre più spazio ai prodotti con la mela, capita che alla vigilia del lancio dei nuovi prodotti arrivino, in anteprima, le recensioni dei giornalisti più in vista. Così è stato per iPhone e per iPod touch, e Mac OS X Leopard non sfugge a questa nuova tradizione.
Secondo l’istrionico David Pogue del NY Times, Leopard è un prodotto ben concepito, potente e ben rifinito, con una limitata quantità di bug minori da versione 1.0. Non convincono, tuttavia, i menù traslucidi, cosa che abbiamo avuto modo di dire anche noi a più riprese.
Il non meno esuberante Walt Mossberg, del Wall Street Journal, sostanzialmente conferma le parole del collega della grande mela: problemi solo minori, ottima qualità e compatibilità con software e driver pressoché totale (a differenza di un certo Vista…).
Il più istituzionale Edward Baig, di USA Today, riporta la sua esperienza sulla migrazione al 10.5 dal 10.4 (ipotizziamo tramite “Archivia e installa” N.d.R.): un’esperienza totalmente “in-traumatica”.
Pollice alzato, dunque, e all’unanimità.
Ma non si può ignorare un fattore importante che emerge da tutte e tre le recensioni: Mac OS X Leopard sembra non essere in grado di provocare quell’effetto “WOW”, quella meraviglia che garantivano agli utenti le precedenti versioni del system di Cupertino.
Non sappiamo quale sia il motivo: forse è perchè in questi mesi se ne è parlato tantissimo, forse è perchè Mac OS X è ormai un sistema maturo che gode solo di piccoli aggiustamenti, forse è semplicemente perchè sta diventando un sistema sempre più noto e diffuso.
Aspettiamo a giudicare dopo averlo avuto fisicamente tra le mani: appuntamento a venerdì, dunque, per valutare le nostre (e vostre) impressioni.
Stay tuned!
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