Intentata nel 2010 e giunta ora al compimento del primo grado di giudizio, la causa si focalizzava su un numero molto circoscritto di brevetti che, a dire di MobileMedia Ideas, erano stati violati dall’iPhone. Bloomberg racconta la cosa più nei dettagli in un recente articolo:
Nella sua denuncia, MobileMedia ha sostenuto che soffrirebbe di “danni irreparabili” se ad Apple fosse consentito di utilizzare i loro brevetti in iPhone senza il pagamento delle royalties.
[Il CEO della società Larry] Horn ha affermato che un brevetto riguarda il camera-phone, mentre gli altri coprono la gestione e il rifiuto della chiamata. Ha anche affermato che MobileMedia possiede un portfolio di circa 300 brevetti.
E così, dopo 4 ore a porte chiuse, la Corte ha deliberato la colpevolezza di Apple: non soltanto i brevetti sono stati considerati validi, ma la mela li ha anche utilizzati senza averne diritto. Al momento, non sono state ancora formulate richieste di risarcimento, ma è chiaro che stiamo parlando di potenziali vagonate di milioni di dollari.
Difficile prevedere cosa accadrà dopo, ma le cause concomitanti contro RIM ed HTC hanno già guadagnato a MobileMedia la fama di patent troll. A riguardo, Horn si è affrettato ad aggiungere di non essere nel “business delle cause legali” ma di voler semplicemente poter offrire in licenza la proprietà intellettuale della società.