Nonostante una domanda estremamente forte, tanta pubblicità gratuita, e vendite di tutto rispetto, sui numeri dell’iPhone 5 c’è qualcosa che non torna agli addetti ai lavori, e non stiamo parlando della saturazione del mercato. L’impressione di alcuni analisti è che Apple stia volutamente producendo meno telefoni in vista dell’iPhone 5S che arriverà in primavera.
L’idea deriva da una serie di concause. Da una parte, Cupertino sta tagliando gli ordini presso i fornitori, e dall’altra ci sono le dichiarazioni dell’ex CEO di Apple John Sculley, secondo cui Apple starebbe adottando un ciclo di prodotto semestrale. Ricordate le sue parole?
“Ritengo che stiano passando attraverso una cambiamento significativo in termini di cicli di prodotto. Tradizionalmente, Apple introduce prodotti una volta l’anno; ora in realtà sta introducendo nuovi prodotti due volte l’anno. La complessità della cosa, dal punto di vista della catena delle forniture, è immensa, eppure sembra che Apple se la stia cavando benissimo. Per questo, credo che la gente semplicemente sottovaluti quando sia ben gestita Apple, e quanto possa avere successo ora che è arrivata a gestire cicli di lancio annuali raddoppiati.”
Sembra quasi sottintendere che Apple non abbia bisogno di tutti questi iPhone 5, dopotutto, visto che presto usciranno nuovi modelli. Un’analisi che ha stuzzicato Horace Dediu di Asymco, e che ha portato ad una serie di osservazioni:
- Tutti i principali prodotti Apple sono stati aggiornati questo autunno; una mossa definita “senza precedenti.”
- L’iPhone è stato già lanciato nell’intera “lista di distribuzione,” motivo per cui non riempirà ulteriori canali a partire dal Q1 2013.
- Il ciclo di aggiornamento annuale di prodotto rendeva difficile “rispondere adeguatamente alla domanda per metà dell’anno, e per l’altra metà le vendite si calmano. Si tratta evidentemente di un approccio non ottimale.”
- “La produzione di Apple va un po’ “a raffiche” con picchi rapidissimi e serrati, seguiti da periodi di indolenza o riorganizzazione. Ciò non soltanto è inefficiente ma crea anche smagliature e spacchi, oltre che l’infiacchimento del morale.”
- I recenti picchi registrati negli investimenti CapEx suggeriscono che Apple, abbandonata Samsung, sta ricalibrando il lavoro con i nuovi partner; ma forse, potrebbe trattarsi di tempi tecnici necessari ad avviare un “ciclo di prodotto più rapido.”
Se poi a questo aggiungiamo i rumors che vogliono l’iPhone 5S già in pre-produzione, ce n’è decisamente abbastanza per contemplare questa ipotesi e ammantarla di realtà. Le tessere del mosaico, insomma, sembrano combaciare tra loro, ma non vi nascondiamo che un iPhone nuovo ogni 6 mesi non ci convince pienamente; metà anno è un lasso di tempo troppo risicato per la ricerca e lo sviluppo che ci aspetteremmo da Cupertino. Un iPhone del genere, più che allo stato dell’arte della tecnologia, somiglierebbe ad un efficiente spremi-agrumi per utenti paganti.