Nonostante sia una rivoluzione a metà -nel senso che non consente di effettuare acquisti né di integrarsi coi sistemi NFC-, Passbook si sta rivelando una interessante novità di iOS 6, gradita sia agli sviluppatori che ai rivenditori stessi. I numeri, infatti, sembrano preannunciare già un successo.
L’intuizione dietro Passbook è semplice ma buona: si tratta d’un luogo in cui il Sistema Operativo raccoglie sconti, tessere fedeltà, carte d’imbarco, biglietti e così via; che poi, se necessario, possono perfino attivarsi da sé in base alla posizione dell’utente. Il meccanismo escogitato da Cupertino piace, e non soltanto agli utenti che lo utilizzano sempre più spesso, ma anche agli addetti ai lavoro. American Airlines, per esempio, ha raccontato a raccontano a Wired di aver raggiunto 1,5 milioni di utenti attivi dotati di Passbook, e di emettere ogni giorno 20.000 carte d’imbarco attraverso tale tecnologia:
“Siamo rimasti davvero sorpresi di questo picco,” ha affermato Phil Easter, il responsabile delle app mobili di American Airlines. “Apple ha permesso ad uno sviluppatore di app mobili come noi di portare alcune feature proprio di fronte all’utente, uno spazio che fino a poco fa era off limits.”
E anche la catena di cosmetica Sephora, forte dei suoi 375.000 iscritti via Passbook, racconta un’esperienza largamente positiva:
“Dal punto di vista delle gift card, è stato tutto fluidissimo” ci ha spiegato Julie Bornstein, vice presidente senior di Sephora Digital. “Si può inviare una carta regalo ad un amico, l’accettano, fanno clic su un link per aggiungerla su Passbook, e in un attimo la gift card è lì.” I clienti oltretutto possono effettuare la scansione di un codice sulle loro gift card convenzionali così da aggiungerle a Passbook.
In alcuni casi, tuttavia, le cose non sono così immediate. Talvolta, per salvare su Passbook un coupon è necessario prima scaricare l’app del retailer, effettuare il login e infine seguire le istruzioni a schermo. Non proprio un procedimento intuitivo, ma di sicuro un ottimo compromesso in attesa che la tecnologia decolli definitivamente, magari in abbinamento con un chip NFC nel prossimo iPhone.