Dopo le indiscrezioni di Pocket-Lint riportate ieri da Simone, sono arrivate le previsioni “ragionate” di uno dei maggiori osservatori del mondo Apple, Gene Munster di Piper-Jaffray.
E’ ormai consuetudine per l’analista presentare in questo periodo una sorta di consuntivo dell’anno che sta per concludersi, assieme ad un breve preventivo per il prossimo.
Per questo 2007, Munster non può sottrarsi ad una valutazione della performance di iPhone sui mercati.
Allo smartphone di Cupertino viene riconosciuto l’impatto dirompente nel mondo della telefonia mobile, sia in termini di numeri sia, soprattutto, in termini di innovazione: non a caso design e interfaccia stanno già facendo scuola.
Vengono poi sottolineate le differenze tra il lancio americano e quello europeo: iPhone ha fatto molto meglio in USA che in Europa, con un rapporto di circa 5 a 1.
E le previsioni sul futuro di iPhone sono comunque rosee: non solo grazie al lancio di nuove versioni, ma anche al continuo aggiornamento dei dispositivi già venduti. Munster rivela che, a febbraio, assieme al supporto per le applicazioni di terze parti, arriverà un sistema di ricerca interno, una sorta di Spotlight per iPhone.
Passando al mondo Mac, Munster tratta uno dei rumors più diffusi degli ultimi tempi, il sub-notebook con la mela.
Per Apple i tempi potrebbero essere maturi, soprattutto grazie all’evoluzione del mercato delle memorie NAND con il conseguente abbassamento dei prezzi. Potremmo vedere un mini-MacBook già a gennaio, al Macworld.
Doveroso ricordare che le previsioni di gene Munster si sono spesso (ma non sempre) rivelate corrette: non ci troviamo, infatti, di fronte a indiscrezioni filtrate da Cupertino, ma al risultato di uno studio ampio ed articolato che ha come input le ultime scelte strategiche di Apple e i principali trend del mercato globale, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso.