Apple fa chiudere ThinkSecret, ma le fonti rimangono protette

Apple fa chiudere ThinkSecret, ma le fonti rimangono protette


La primavera del 2006 fu scossa da una dura reazione di Apple contro le fughe di notizie e il diffondersi dei rumors ripresi dalle maggiori testate del campo.

Addirittura pare che a Cupertino fu preparata una notizia “civetta” (il famigerato Asteroid, remember?) in modo da portare alla luce le talpe. Seguirono azioni legali, con risultati non entusiasmanti per Apple, che si vide sbattere in faccia una “cosa” chiamata primo emendamento, per la prima volta esteso ai blogger oltre che ai giornalisti veri e propri, tutelandone la liberà di stampa e la riservatezza delle fonti.

AppleInsider, così, ce la fece, potendo contare anche su una struttura economica ed editoriale abbastanza solida. Diverso epilogo, purtroppo, ha avuto la vertenza contro ThinkSecret, sito che, pur avendo raggiunto una diffusione ed una autorevolezza notevole, era pur sempre gestito in maniera amatoriale, con pochi soldi e tanto lavoro e passione.
Si apprende, infatti, che Apple e Nick Ciarelli (editor e publisher di ThinkSecret) hanno raggiunto un accordo extragiudiziale che fa cadere le denunce di Cupertino ma contemporaneamente impone la chiusura definitiva del sito.

Appare chiaro, nonostante il comunicato ufficiale parli di “soluzione positiva per entrambe le parti”, come un singolo non abbia potuto/voluto far fronte alla potenza di fuoco di un imponente ufficio legale di una grande azienda, e di fatto sia stato costretto a chiudere i battenti per evitare grane e spese che avrebbero segnato la sua vita privata oltre che professionale.

Per quello che vale, esprimiamo la nostra solidarietà a Nick Ciarelli (che in passato abbiamo avuto modo di conoscere direttamente, seppur virtualmente) e siamo convinti che quella di oggi sia una brutta giornata, per Apple, per il mondo del blogging e per la stampa.

Ad maiora, Nick!

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