Con evidente riferimento ai recenti rumors su iPhone 5S, su quello “Math”, quello Maxi, quello mini, quello colorato e quello che arriva in primavera, Tim Cook è lapidario: non bisogna mai fidarsi di una singola voce, per quanto attendibile. E spiega pure il perché.
A riguardo, il discorso del CEO Apple è stato breve e tagliente. Non ha fatto riferimento esplicito ad alcuna indiscrezione, ma il succo è che non si può ricavare la tendenza generale da un semplice dato:
Ci sono stati mesi e mesi di rumors circa i tagli e così via, quindi lasciatemi commentare brevemente la cosa. Non mi riferisco ad alcun rumor in particolare.
Suggerisco però di domandarsi sempre l’accuratezza di qualunque tipo di voce in circolazione negli impianti di assemblaggio. Anche se un particolare dato dovesse risultare veritiero, sarebbe impossibile collocarlo nella visione d’insieme del nostro business. La catena delle forniture è molto complessa e abbiamo fonti multiple per le medesime cose. La produzione può subire variazioni, così come possono cambiare le prestazioni dei fornitori. C’è una lista lunga e disordinata di cose che possono rendere queste voci una pessima indicazione di quel che sta accadendo.
Sarà, però è pure vero che in molte occasioni -e tra tanti sussurri spuri- si riesce a prevedere con un certo anticipo le novità hardware e software; è ovvio che si tratti di una scienza inesatta, ma spesso funziona, e comunque risulta molto divertente. E poi, si sa che DigiTimes non ci prende almeno metà delle volte; tolto l’improbabile, tuttavia, quel che resta somiglia sempre molto alla verità.