Google ha lanciato oggi il suo Chromebook Pixel, un notebook sottile e leggero, con Chrome OS pre-installato, e destinato a fare la guerra al MacBook Air di Cupertino. Ecco di cosa si tratta.
A livello hardware, l’ultima fatica di Mountain View offre un display touchscreen HD (12,85″, risoluzione di 2560 x 1700 a 239 ppi, molto simile al MacBook Pro Retina 13″), 32 o 64 GB di storage su SSD, una tastiera retroilluminata ed un processore Intel i5 dual core da 1.8GHz. La connettività è garantita invece da due porte USB 2.0, un connettore Mini Display Port e un lettore di SD-card.
A gestire il tutto ci pensa il Sistema Operativo Web-centrico di Google, Chrome OS, che per l’occasione regala 1TB di spazio su Google Drive per tre anni e 12 sessioni di WiFi gratuite con GoGo:
Cosa succederà dopo? Oggi siamo emozionati di annunciare il nostro più recente laptop, -il Chromebook Pixel- che mette assieme l’hardware, il software e il design migliore per ispirare la prossima generazione di Chromebook. Col Pixel, siamo partiti ripensando tutti gli elementi di un computer per ottenere il miglior laptop possibile, specialmente per i poweruser che hanno abbracciato appieno il Cloud. La filosofia di Chrome è stata sempre quella di minimizzare la “cromatura” del browser. Allo stesso modo, lo scopo di Pixel è di far sparire i pixel, dando alla gente la migliore esperienza Web possibile.
Chi sperava in prezzi popolari però riceverà una pessima notizia, e d’altro canto non poteva che essere così, viste le specifiche. Il Pixel costa 1.300$ nella variante con SSD da 32GB e addirittura 1.450$ per quella con 64GB di SSD e LTE integrato, che però arriverà solo nelle prossime 6-7 settimane.
Di sicuro, l’hardware è di prima scelta, ma il software lascia molto a desiderare: a che serve infatti tanta potenza e qualità per un OS così limitato e povero di software? Magari, quando Chrome OS sarà capace di sostituire Windows o OSX, la cosa potrebbe risultare allettante, ma per il momento un browser da 1.300$ pare un filo pretenzioso. E poi, detto inter nos, chissà di cosa sarà capace iOS, il giorno che Chrome OS potrà sostituire Windows e OS X. Chi volesse approfondire, può dare uno sguardo a quel che scrivono i nostri cugini di Gadgetblog.
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