Le società che potrebbero sostenere Apple nella creazione di uno smartwatch ripiegabile non sono molte, e Corning -col suo Willow Glass- è una di quelle. Si tratta di una speciale tecnologia che permetterà in futuro di raggiungere una nuova pietra miliare nei gadget hight-tech; ma se ne riparla almeno tra tre anni:
“La gente non è abituata al vetro arrotolabile” ha affermato [il presidente di Corning Glass James] Clappin a margine di un evento dedicato all’apertura di una fabbrica da 800 milioni di dollari per il vetro con display a cristalli liquidi. “Le possibilità legate al suo uso per la creazione di prodotti sono limitate.”
Corning, società con sede a New York, produce il vetro “con grandi sforzi” per insegnare “ai clienti con nomi altisonanti” come gestire le bobine, ha affermato Clappin, declinando tuttavia ulteriori commenti a riguardo. L’introduzione di questo tipo di vetro giunge in un momento in cui Google Inc. sta considerando la creazione di dispositivi di computing indossabili.
D’altro canto, giusto ieri, i vertici Google non si sono fatti problemi a definire gli smartphone che loro stessi vendono come “degli inutili pezzi di vetro” con un’esperienza “castrante” (testuali parole), nel tentativo di convincere il pubblico della bontà del progetto Glass. Apple, invece, se ne sta rintanata nei suoi laboratori segreti a lavorare a chissà cosa, per fare chissà cos’altro. Qualunque siano i piani in atto, in ogni caso, è chiaro che l’industria non è ancora pronta per la fantascienza.
Forse, spiega Clappin, il Willow Glass potrà debuttare l’anno prossimo su dispositivi estremamente semplici e minuti, ma per applicazioni complesse come uno smartwatch ci vorrà decisamente di più.
Apple è già cliente della Corning, così come molti altri suoi competitor, per via dell’implementazione del Gorilla Glass nei suoi smartphone e tablet. Abbiamo parlato del Gorilla Glass 3 giusto all’inizio dell’anno, una tipologia di vetro ancora più resistente ad urti e graffi rispetto alla generazione precedente.
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