La questione non è di poco conto. Spesso i lettori e gli altri colleghi del network contattano noi di Mela per qualche dritta sugli acquisti, e 9 volte su 10, la domanda è sempre: “tra quanto esce la nuova versione?” Il fatto è che oramai utenti ed analisti si sono abituati all’idea che ad ogni importante update o revisione dell’iPhone, segua poi un aggiornamento minore caratterizzato dalla lettera ‘S.’ Ed è altrettanto noto che molti preferiscano attendere l’anno successivo così da salvaguardare al massimo il proprio investimento.
È un po’ come se Apple avesse creato nell’utenza un riflesso pavloviano (sai com’è, prima di spendere 800€ magari uno ci pensa bene su) che produce ottimi risultati negli anni pari, ma che rischia di rivelarsi un pericolo boomerang in quelli dispari:
I consumatori hanno iniziato a capire quando sarebbero stati rilasciati i nuovi iPhone. Ciò ha portato ad un rallentamento delle vendite per i modelli di iPhone esistenti proprio in prossimità della presunta data del prossimo rilascio. Apple ha insegnato alla gente quando comprare, e per estensione, quando non comprare.
E ha insegnato anche ai competitor come fronteggiare l’iPhone. Non è probabilmente una coincidenza che HTC abbia annunciato la sua prossima generazione di telefoni Android, l’HTC One, lo scorso febbraio, o che Samsung abbia organizzato il suo evento sul Galaxy 4S in questi giorni.
In pratica, si configura uno strano scenario in cui Apple sembra quasi prendersi una pausa per massimizzare i profitti, mentre gli altri continuano ad innovare come sempre. Certo, la mela gode ancora di una reputazione invidiabile nel comparto degli smartphone, ma la concorrenza incalza, e oramai le differenze tra le piattaforme si fanno sempre meno distinte.
Se a Cupertino vogliono davvero ribaltare la situazione -e ne avrebbero solo da guadagnare- l’unica mossa sensata è “rompere la consuetudine, e mettere all prova le aspettative.” Anche perché, guardiamo in faccia la realtà: gli Android possono costare anche molto poco, e la storia della superiorità dell’OS, così stando le cose, non potrà reggere ancora per molto.