Steve Jobs, sul palco del WWDC 2008, è stato piuttosto chiaro: “99 sarà il prezzo massimo di iPhone in tutto il mondo“.
Ma nonostante questa dichiarazione, già impazzano i rumors su prezzi e formule contrattuali per il nuovo smartphone di Cupertino in Italia.
Prima di tutto parliamo di distribuzione: non è stato detto nulla di ufficiale, ma dalle prime informazioni sembra che la vendita di iPhone 3G sarà riservata ai negozi Tim e Vodafone e (forse) all’Apple Store di Roma; potrebbero così essere tagliati fuori i reseller Apple sparsi per la penisola e da sempre spina dorsale del retail italiano di Cupertino (e anche in UK sembra accadrà lo stesso).
La cosa apparirebbe inspiegabile, a meno di ipotizzare un sistema di vendita particolare: iPhone 3G potrebbe essere privo di SIM-Lock e Operator-Lock, ma le vendite sarebbero tenute sotto il controllo dei carrier.
Questi vincolerebbero l’acquisto (ai prezzi indicati da Steve Jobs) del dispositivo alla sottoscrizione di un contratto o pretenderebbero un prezzo maggiorato per evitarne la sottoscrizione.
Il Corriere della Sera ipotizza prezzi tra 499€ e 569€: si tratterebbe delle quote indicate da Vodafone per un iPhone libero da ogni abbonamento.
Vodafone, dal canto suo, per ora si è limitata a dare l’annuncio del lancio di iPhone 3G per l’11 luglio in Italia, Australia, Nuova Zelanda e Portogallo: “Siamo molto felici di poter offrire iPhone 3G in Europa e in altri mercati questa estate” – ha dichiarato Frank H. Rovekamp, CMO di Vodafone Group – “l’ampia ed affidabile rete ad alta velocità di Vodafone garantirà un’ottima esperienza multimediale e di comunicazione per gli utenti di iPhone“.
Si tratterebbe di prezzi non proprio popolari, ma allineati alla concorrenza: gli smartphone evoluti di Nokia, Blackberry e HTC (i principali concorrenti di iPhone) sono attualmente offerti a prezzi analoghi e scontati se abbinati ad un contratto.
Per quanto riguarda Tim (qui il comunicato ufficiale su iPhone), ha annunciato della volontà di abbinare iPhone ad alcune delle tariffe TuttoCompreso che già popolano il listino del carrier italiano, oltre a proporre soluzioni anche per le schede prepagate: si tratta di un logico epilogo, viste le peculiarità del mercato italiano e la grande diffusione di questo tipo di utenza.