Da principio si era sparsa la voce che la nuova Apple TV montasse un processore Apple A5X, magari forgiato da TSMC; poi si è scoperto che era un banale Apple A5 single core (oltretutto prodotto da Samsung con processo a 32nm), ma dalle dimensioni ridotte. Sembra una cosa da poco, ma questa modifica al design consente di raggiungere importanti risparmi in materia di consumi energetici. Lo rivela AnandTech:
Il risparmio energetico non è affatto piccolo o poco significativo. La precedente generazione di Apple TV non era certamente esosa in termini di consumi, col suo assorbimento massimo da 1,6W; ma il nuovo modello non arriva neppure ad un Watt pieno. Nel complesso, si risparmia all’incirca 800 mW in media.
E visto che non ci sono grossi cambiamenti alla tecnologia di per sé, è probabile che la riduzione dei consumi derivi dalle ottimizzazioni dell’architettura e della componentistica nel suo complesso.
Ovviamente, se in termini assoluti i consumi medi sono bassissimi, il risparmio ottenibile è perfino inferiore. Secondo il sito, ipotizzando un costo medio di sh,11 per kWh (da noi l’energia costa un po’ di più) e 8 ore di utilizzo al giorno, ci vogliono circa 385 anni per compensare i 99$ del set-top box. E d’altro canto, le modifiche alla parte radio -nuovo chip WiFi Broadcom + antenna singola, contro la doppia della precedente generazione- producono grossomodo le medesime prestazioni.
Il che significa che ci troviamo di fronte ad una normalissima evoluzione di prodotto; e comunque, niente feature segrete o importanti funzionalità che giustificherebbero un upgrade.