Il display Retina dell’iPad di terza e quarta generazione richiede un doppio modulo di retroilluminazione LED che produce due problemi: un maggiore spessore del dispositivo rispetto alla generazione precedente, e consumi superiori che a loro volta richiedono una batteria più voluminosa. Senza contare la fastidiosa questione del surriscaldamento.
Ecco perché a Cupertino si stanno impegnando a fondo per risolvere la cosa con generose dosi di tecnologia, e a dire di CNET forse hanno pure trovato la quadratura del cerchio:
“È probabile che parte del design più sottile e leggero sarà ottenuto riducendo la grandezza della componente responsabile della retroilluminazione LED, in parte rendendo il display più efficiente e in parte utilizzando LED più efficienti” ha affermato Paul Semenza, un analista di NPD DisplaySearch.
Ma a fare la differenza poterebbe esserci anche un nuovo tipo di sensore touch molto più sottile. L’attuale iPad mini incorpora infatti una pellicola DITO che contribuisce al suo spessore per 7,2 mm; l’eventuale adozione dei pannelli IGZO invece porterebbe benefici anche su questo fronte.
Sono mesi che si parla di iPad di quinta generazione più sottili e leggeri dei predecessori, ed è evidente oramai che qualcosa in questo senso bolla nel calderone di Cupertino. L’ipotesi era trapelata già l’anno scorso, sul finire dell’anno, per poi tornare a riecheggiare sul Web con cadenza ciclica. Infine, hanno iniziato a fare capolino pure le foto della scocca, della cornice e delle cover, ed è stato subito evidente che il nuovo tablet avrebbe ereditato form factor e morbidezza del design dall’iPad mini.