Facebook Home, quella sorta di schermata interattiva opzionale liberamente installabile sui dispositivi Android compatibili, pone Facebook al centro dell’esperienza mobile, anche quando si passa ad altre applicazioni. L’idea di fondo, già contestata da diversi osservatori compresa Microsoft, è di poter interagire coi nostri amici in qualunque momento e a prescindere da quel che stiamo facendo, il tutto in un’interfaccia molto integrata col resto dell’OS.
Secondo Adam Mosseri di Menlo Park, tuttavia, ci sarebbero delle trattative in corso tra Apple e Facebook per portare Home su iOS, anche se al momento non è stato formalizzato alcun accordo. “Gli abbiamo mostrato quel che abbiamo creato” ha spiegato in una intervista a Bloomberg, “ma è una conversazione che va avanti ancora adesso.”
Durante la sessione di domande e risposte alla presentazione del prodotto, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha espresso vivo interesse in un porting su iPhone, ma ha anche aggiunto che una strada simile si rivelerà molto più complicata. Ammesso e non concesso che a Cupertino intendano implementare una feature simile -cosa che, se chiedete a noi, non accadrà mai, almeno in questa forma-, Apple vorrebbe certamente metterci il naso, e Home verrebbe snaturata:
“Potrebbe essere Home come potrebbe non esserlo” ha detto. “Potremmo perfino mantenere alcuni dei valori del design delle app iOS. Potrebbe tranquillamente finire così. Oppure potremmo limitarci a costruire la lock screen. Magari chiamandola in modo diverso da Home; potremmo chiamarlo in qualche altro modo.”
D’altro canto, è impensabile sperare che la mela metta a disposizione la propria piattaforma mobile a terzi, chiavi in mano. Le due non sono riuscite a mettersi d’accordo neppure per la fusione di Facebook in iTunes, cosa che ci ha regalato il flop di Ping; figuriamoci quindi che speranze hanno ora di farcela. C’è da dire che, benché tardivo, il lavoro di integrazione fatto con iOS 6 e Mountain Lion ci ha regalato discrete soddisfazioni, ma una cosa è l’integrazione, altro è l’aggiunta di uno strato software totalmente nuovo.
In ogni caso, Facebook sta tentando il colpaccio dove può. Pare infatti che stia corteggiando perfino Microsoft, grossomodo col medesimo intento; da Redmond a Cupertino, tuttavia, il no-comment è impenetrabile.