I dati sono stati snocciolati durante il keynote dedicato ai risultati finanziari di Apple relativi all’ultimo trimestre fiscale. Se contiamo anche gli Apple Store aperti nel paese, Apple è cresciuta dell’11% su base annuale, per un giro d’affari totale di 8,2 miliardi di dollari; esclusi i punti vendita, invece, i ricavi della Grande Cina (cioè di Cina più Hong Kong, Macao e Taiwan) costituiscono il 18,8% dei guadagni totali della multinazionale. In leggero calo rispetto al 19,5% dello stesso periodo dell’anno scorso.
A dire di Peter Oppenheimer, le vendite di iPad sono praticamente raddoppiate rispetto all’anno precedente nella Grande Cina, e in generale si registra un buon trend in tutti i paesi emergenti. Ciononostante, Apple continua a restare significativamente indietro rispetto ad altri competitor come Samsung e perfino i produttori locali; al loro confronto, la mela è ancora molto poco diffusa, possiede pochi negozi e i prodromi non presagiscono cambiamenti significativi nell’immediato.
Interrogato sulla crescita a singola cifra e sull’incertezza dimostrata, tuttavia, Tim Cook ha glissato. E ha riportato l’attenzione sui risultati comunque positivi registrati sinora:
La Grande Cina ha visto il suo miglior trimestre di sempre, con 8,8 miliardi di dollari inclusi gli store, in risalita dell’11% in un anno. Praticamente la stessa crescita di Apple, con iPad cresciuto del 108% su base annuale, e nuovi record di vendita di iPad e iPhone, andati a ruba. […]
L’anno scorso, abbiamo incrementato le scorte nei canali di 2,6 milioni; e 1,6 di questi riguarda la Grande Cina. […] In futuro, ravvisiamo significative opportunità in Cina, è un mercato grandioso. Ci aspettiamo di raddoppiare il numero degli store da 11 a 22 in meno di due anni. I punti vendita dell’iPhone sono passati da 8.000 a 19.000, ma sono troppo pochi: abbiamo intenzione di aumentare la nostra distribuzione.
A cui dobbiamo aggiungere l’impegno dimostrato sul fronte della comunicazione, della diplomazia, delle promozioni e del potere d’acquisto locale. Ora tutti gli Apple Store propongono finanziamenti, ad esempio, e l’iPhone più gettonato è il 4, l’entry level nel listino attuale; ecco perché ha senso continuare a insistere nella diffusione all’interno del paese, ed ecco perché continuiamo a parlare di un iPhone low-cost che spopoli e sbanchi. Solo con quello, stimano gli analisti, la mela si assicurerebbe l’11% dell’intero mercato mobile low-end globale in pochi mesi.