Aggiornamento a cura di Ruthven, 20 novembre 2013.
Il consiglio comunale di Cupertino ha approvato in via definitiva il progetto del nuovo campus di Apple “ad astronave”. L’approvazione è arrivata un’altra volta all’unanimità e Apple riceverà di conseguenza tutti i permessi edilizi necessari per l’avvio dei lavori.
Quello che è filtrato anche, è che Apple ha accettato di pagare più tasse al comune di Cupertino, come parte dell’accordo che ha portato a questa votazione definitiva. Il Los Angeles Times rivela che fino ad ora il comune di Cupertino restituiva ad Apple il 50% delle tasse locali come forma di agevolazione, ma che nel futuro, l’accordo prevede una restituzione ad Apple del 35% dell’importo di tali tasse oltre i 250 mila dollari. Il testo dell’accordo con il comune di Cupertino è disponibile in PDF online, come la maggior parte dei documenti relativi ai permessi per la costruzione del Campus 2.
Il sindaco di Cupertino, Orrin Mahoney, ha commentato così l’accordo raggiunto con Apple:
Questo punto dell’accordo è stato uno dei più discussi, fra Apple e il comune di Cupertino. Il campus di Apple 2 avrà effetti di larga durata sulla città, per quanto riguarda il traffico e altre questioni ed Apple è d’accordo nel finanziare questi inconvenienti.
La discussione alla base dell’accordo riguardava quindi la valutazione monetaria che una struttura grande come l’astronave del Campus 2 potesse avere sulla cittadina americana. La nuova sede di Apple a Cupertino è stato l’ultimo sogno di Steve Jobs, che vi si dedicò con intensità e cura dei dettagli. L’architetto incaricato del progetto è Norman Foster, famoso per aver realizzato la Millenium Tower di Tokyo, la metro di Bilbao e il Millenium Bridge a Londra.
Campus Apple 2, consiglio comunale di Cupertino approva il progetto
[img src=”https://media.melablog.it/9/926/campus-2-apple-plastico.jpg” alt=”Plastico del Campus Apple 2″ height=”350″ title=”campus-2-apple-plastico” class=”alignnone size-full wp-image-118165″]
Aggiornamento a cura di Ruthven, 17 ottobre 2013.
Dopo la presentazione dell’impressionante plastico del nuovo Campus 2 di Apple, in costruzione a Cupertino, Tim Cook segnala sul suo Twitter l’avvenuta approvazione del piano di lavoro da parte del consiglio comunale di Cupertino. Va detto che il progetto è già in fase abbastanza avanzata e che da giugno scorso era presente sul web la relazione d’impatto economico, particolarmente curata dai responsabili del progetto.
Il voto del consiglio comunale è stato all’unanimità, come c’è da aspettarsi per un progetto così ambizioso e già analizzato negli anni scorsi, che porta prestigio alla cittadina californiana. Una ultima riunione, che dovrebbe non far altro che ratificare la votazione di approvazione, è prevista per il mese di novembre. Apple ha comunicato che spera poter iniziare a demolire i vecchi edifici di HP che occupano il sito, prima della fine del 2013.
Il Campus Apple 2, confidenzialmente chiamato “l’Astronave”, dovrebbe venire terminato nel 2016 ed accogliere fino a 14 200 dipendenti della Mela. Il campus attuale non verrà distrutto, ma continuerà ad ospitare la sede sociale dell’azienda. Apple spera, sfruttando i due campus di Cupertino, poter riunire in due soli luoghi una folla di 23 400 dipendenti che ora sono distribuiti in diversi uffici nella contea di Santa Clara, alla quale appartiene Cupertino.
L’astronave, l’edificio circolare di quattro piani più i due sotterranei per i parcheggi, è realmente enorme: la planimetria depositata al comune di Cupertino e scaricabile in formato PDF, mostra un mostro di 1,5 km di circonferenza, con un diametro esterno di 463m e uno interno di 353m.
I futuri keynote di Apple non avverranno più in siti esterni, come lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco dove avverrà l’evento del 22 ottobre prossimo, bensì nel Campus 2 di Apple. È infatti previsto un Auditorium, che sarà dedicato anche agli eventi interni, che conta 1000 posti a sedere; di che ospitare la folla di giornalisti presente alle presentazioni dei nuovi dispositivi Apple.
Nuovo Campus Apple, pubblicata la relazione di impatto economico
Poche ore fa, Apple ha pubblicato sul Web la relazione di impatto economico del nuovo Campus “a forma di nave spaziale” attualmente in costruzione a Cupertino. Si tratta di una formalità imposta dalla legge degli Stati Uniti e che svela parecchie cosette interessanti.
[img src=”https://media.melablog.it/3/394/apple_campus_2_rendering.jpg” alt=”apple-campus-2-rendering” height=”350″ title=”apple-campus-2-rendering” class=”alignleft size-full wp-image-72209″]
Aggiornamento del 5 giugno 2013.
La relazione commissionata alla Keyser Marston Associates ha esaminato l’impatto economico diretto e indiretto dell’apertura del nuovo Campus Apple per la città di Cupertino. Ovviamente, le 30 e più pagine di documentazione prodotta si concentrano soprattutto sulle tasse e sui nuovi posti di lavoro creati, ma non mancano elementi decisamente più interessanti anche per noi fan della mela.
Poiché la costruzione sta richiedendo più tempo e risorse del previsto, Apple ha deciso di dividere in due fasi la migrazione della forza lavoro. Da principio, i primi 13.000 impiegati troveranno posto nell’edificio principale del Campus; una struttura faraonica dotata di auditorium, centro fitness, parcheggi interrati e tantissimo verde. Nella fase due, procrastinata a data da destinarsi, altri 1.200 impiegati raggiungeranno i colleghi.
Con un tasso di assunzioni medio che dovrebbe attestarsi attorno al 10% l’anno, si stima che tra giugno 2013 e l’apertura del Campus nel 2016, Apple assumerà qualcosa come 7.400 nuovi impiegati, arrivando ad una forza lavoro complessiva costituita da ben 23.400 unità; e considerate che parliamo di numeri piuttosto cauti, visto che negli ultimi 5 anni il tasso di assunzioni cresceva del 18% annuo.
Tra l’altro, il 40% della forza lavoro della zona dipende dalla mela, con 9.200 impiegati a tempo pieno, il che la rende il principale datore di lavoro della zona.
Dal punto di vista del gettito fiscale, si prevedono versamenti nelle casse della municipalità nell’ordine di 9,2 milioni di dollari l’anno, ovvero il 18% del budget cittadino. Grazie a questo progetto, tuttavia, gli analisti prevedono un tesoretto da 8 milioni di dollari che diventeranno 11 milioni a progetto ultimato. “Apple” in altre parole “paga alla città molti milioni di dollari in più rispetto ai servizi di cui usufruisce.”
Un risultato veramente stupefacente, e che dipende anche dall’astuzia degli amministratori locali; questi ultimi hanno esplicitamente chiesto e ottenuto l’obbligo per Apple di avvalersi esclusivamente di materiali di costruzione a kilometri zero, il che ha generato a sua volta un ulteriore incremento delle entrate indirette.
Infine, il report sottolinea gli investimenti nelle infrastrutture pubbliche che verranno costruite attorno al Campus, e che includono piste ciclabili e per pedoni, parchi e il contributo volontario di 2,5 milioni di dollari al “Fondo per le case a prezzi equi” (“Affordable Housing Fund”) adottato in California. Trovate tutte le informazioni del caso, i grafici e molto altro alla pagina del sito Apple dedicata alla comunicazione con la stampa.
Nuovo Campus a Nave Spaziale, Apple cerca di tagliare i costi
[img src=”https://media.melablog.it/7/7d4/nuovo_campus_apple.jpg” alt=”nuovo_campus_apple” height=”347″ title=”nuovo_campus_apple” class=”alignleft size-full wp-image-67037″]
Pubblicato il 26 aprile 2013 da Giacomo Martiradonna
La questione è seria. Il nuovo Campus Apple di Cupertino è già fuori tempo massimo e ha sforato di 2 miliardi di dollari i preventivi iniziali. E così, nel tentativo di ridurre quanto meno i danni, la mela ha deciso di praticare qualche taglio selettivo, non prima di aver adeguatamente informato la cittadinanza, in ogni caso.
In origine i piani prevedevano la costruzione di un palazzo da 55.000 metri quadri (noto come Tantau Development) in due fasi distinte; la prima con consegna entro un paio d’anni, e l’altra completata in un secondo momento. Senonché, data la necessità impellente di abbattere i costi, Apple ha deciso di accorpare la prima e la seconda fase, e di destinarle a data da definirsi. In questo modo è riuscita a dare una sforbiciata di 28.000 metri quadri all’intero progetto:
La fase 2 include 55.000 metri quadri di costruzioni adibite ad ufficio, ricerca e sviluppo per un numero massimo di 2.200 impiegati lungo la North Tantau Avenue, che dovrebbero fornire la flessibilità necessaria alle future necessità di business. La costruzione della Fase 2 seguirà il completamento della Fase 1. I siti di Tantau saranno corredati da tanti piccoli siti satellite.
I nuovi piani includono tra l’altro migliorie marginali al sistema di parcheggi e una sezione più estesa di servizi e infrastrutture dedicate al verde, alle piste ciclabili e alle passeggiate. C’è pure una serie di immagini che mostrano cosa dobbiamo aspettarci per il futuro. Le trovate immediatamente qui di seguito:
[img src=”https://media.melablog.it/c/cda/campus-piste-ciclabili.jpg” alt=”campus-piste-ciclabili” height=”410″ title=”campus-piste-ciclabili” class=”alignleft size-full wp-image-67039″]
Il piano di costruzione del nuovo Campus, ribattezzato a “Nave Spaziale” per via della forma circolare, è un faraonico progetto voluto da Steve Jobs in persona e costato oramai oltre 5 miliardi di dollari. Una diretta conseguenza del design senza compromessi e dei materiali d’eccellenza utilizzati allo scopo. Sarà terminato entro il 2016, sarà completamente autonomo dal punto di vista energetico, e ospiterà qualcosa come 12.000 impiegati.