Le nuove opzioni grafiche proposte da Intel sono raggruppabili in tre filoni distinti: l’Intel HD 5000 impacchettato assieme ad un chip da 15 Watt destinato agli ultrabook, l’Intel “Iris” 5100 che si affianca ai chip intermedi da 28 Watt pensato per i portatili tradizionali, e infine l’Intel “Iris Pro” 5200, progettato per garantire le migliori prestazioni possibili. In linea puramente teorica, il chip Iris incastonato nelle CPU Haswell dovrebbe offrire performance doppie o triple rispetto alle Intel HD 4000 degli attuali Ivy Bridge. Un salto generazionale di tutto rispetto, anche se a onor del vero non sarà altrettanto marcato su tutta l’offerta.
Quel che ci interessa davvero, tuttavia, è altro e lo sottolineano sia AnandTech che 9to5Mac. Quest’ultimo scrive:
Decisamente più degno di nota il fatto che i chip entry-leve di serie U, quelli rivolti agli ultrabook, sono certificati per offrire supporto al video 4K pur con assorbimento massimo di appena 15 Watt. È meno degli attuali 17 Watt dei MBA disponibili sul mercato. Ecco perché un MBA Retina è una possibilità.
Prima di mettere in caldo la carta di credito, tuttavia, sarà meglio chiarire un paio di punti. Innanzitutto occorre chiarire cosa intendono per “supporto ai video 4K;” tecnicamente, anche le attuali GPU HD 4000 sarebbero in grado di gestire il 4K con un aggiornamento di firmware, e in effetti questo è vero. Ma il tutto funziona ad appena 24 frame per secondo, ovvero un risultato inaccettabile.
Inoltre, coi Retina c’è sempre il solito problema: poiché i pixel sono più piccoli e fitti, hanno bisogno di maggiore retroilluminazione; cosa che si traduce in maggiori consumi e hardware più voluminoso. È un po’ quel che è accaduto con l’iPad di terza generazione, più spesso e pesante rispetto al predecessore; un compromesso simile, tuttavia, risulterebbe difficilmente accettabile su un computer dall’animo mobile come l’Air.
Infine, c’è anche da non sottovalutare l’impatto sul costo complessivo della macchina. Tra il MacBook Pro “liscio” e quello Retina passano circa 600€ di differenza. Anche se Apple riuscisse a ridurre questo divario, un MacBook Air Retina costerebbe comunque almeno 1.200-1.500€ in versione base; un po’ troppo per un entry level, pur se con la mela sopra.
I Mac con chip Haswell dovrebbero arrivare al prossimo evento Apple, ovvero il WWDC 2013 del prossimo 10 giugno. E state tranquilli: anche se non ce la facessimo coi tempi, le prestazioni grafiche sono destinate a crescere col tempo; il MacBook Air Retina, insomma, prima o poi arriverà.