Il caso Papermaster continua la sua corsa. Il giudice distrettuale di New York ha ordinato a IBM di accantonare obbligazioni per un valore di 3 milioni di dollari a copertura del risarcimento chiesto da Mark Papermaster in caso di vittoria. Affinché la corte proibisca definitivamente di iniziare il suo nuovo lavoro, IBM deve provvedere ad accantonare il denaro necessario a coprire le spese ed i danni nel caso la causa fosse persa. Gli avvocati di Papermaster hanno ancora un’altra chance di rispondere alle pretese di IBM.
La difesa ha diversi spunti interessanti. Una prima argomentazione circa il fatto che le due aziende non sono dirette concorrenti: IBM è concentrata su prodotti di fascia enterprise mentre Apple produce prevalentemente per la fascia consumer. Oltre a ciò, la difesa sottolinea, che Papermaster non dovrà necessariamente rivelare segreti aziendali e che per il suo nuovo incarico in Apple aveva già provveduto a firmare la clausola di non divulgazione dei possibili segreti aziendali.
L’accusa, dal canto suo, tenta di dimostrare che la clausola non è verificabile anche se firmata. Questa lo obbligherebbe a non lavorare per qualsiasi azienda del mondo nel settore tecnologico per un intero anno. In più, egli lavorava in Texas per IBM ed ora lavorerà in California per Apple. Ma il quartier generale di IBM è a New York, gli avvocati credono che il caso non abbia giurisdizione in California. Le leggi del Texas e della California proibiscono rafforzamenti agli accordi NCA.
Gli ordini del giudice distrettuale impongono ad IBM di racimolare le obbligazione entro le 17:00 (ora del posto) del prossimo Venerdì. Ulteriori sviluppi dell’azione saranno decisi in una conferenza prevista per il successivo Martedì.
[Via MacsimumNews]