Ricorderete tutti il giorno della presentazione di iPhone 3G: il tam tam mediatico, le file, l’hype. La sensazione che nel mercato della telefonia qualcosa sarebbe cambiato.
Ed effettivamente è cambiato proprio il mercato della telefonia.
Non tanto (non solo?) per gli utenti che iPhone ha conquistato e saprà conquistare, ma per il fatto di aver spostato l’attenzione di tutti sulle sue feature. Fino all’altro ieri ogni produttore aveva la sua ricetta per lo smartphone perfetto, tutte diverse, tutte più o meno valide. Ma ora non è più così, tutti devono fare i conti con le caratteristiche, il design, in una parola il “concept” del melafonino. Che non è certamente un dispositivo perfetto, ma ha il merito di aver settato un nuovo punto di riferimento.
La concorrenza, fino ad ora, non è sembrata all’altezza: alcuni hanno sfornato cloni più o meno simili, altri sono rimasti fedeli ai loro progetti originali, mostrando un comprensibile ritardo.
Da oggi, tuttavia, le cose potrebbero prendere una piega diversa, con l’uscita di un dispositivo che, non a caso, viene da una delle aziende più dinamiche ed interessanti del settore: Research In Motion.
RIM, infatti, ha reso disponibile negli USA il suo Blackberry Storm, lo smartphone che, più di ogni altro visto finora, ha i numeri per competere davvero con iPhone, creando una sfida che si preannuncia appassionante ed incerta.
RIM non ha potuto fare a meno di dotare il suo Storm di alcune delle feature che iPhone ha reso indispensabili: schermo sensibile al tocco, GUI ricca e accattivante, connettività immediata e ampia.
Gli utenti RIM di vecchia data hanno subito storto un pò il naso, visto che la piattaforma Blackberry ha sempre avuto come cardine la semplicità, anche grafica, unita ad una suite di servizi di comunicazione estremamente potenti.
Ma la buona notizia viene dal metodo usato da RIM per implementare le nuove feature: non hanno copiato iPhone, ma ne hanno riletto i punti di forza per ottenere un dispositivo che non perdesse un briciolo delle killer feature dei suoi predecessori, pur vestendosi come si confà alla nuova generazione mobile.
Ho avuto la possibilità di toccare con mano il Blackberry Storm, per ora disponibile solo negli USA ma in arrivo anche in Europa entro la fine dell’anno. La filosofia di iPhone è evidente ma, effettivamente, non si percepisce la sensazione di essere davanti ad una “brutta copia”: il DNA Blackberry è forte, così come sempre forte è l’orientamento verso la comunicatività, grazie ad un sistema di gestione della posta che ha pochi pari.
Il contatto è stato troppo breve per poter fare una vera e propria recensione, ma l’impressione è quella citata all’inizio di questo articolo: ovvero di essere di fronte al primo degno concorrente, per contenuti e filosofia, del melafonino.
Ma la validità del Blackberry Storm è una buona notizia anche per Apple, e soprattutto per i suoi utenti. Cupertino vede confermata la propria visione del futuro del mercato della telefonia mobile, mentre noi utenti non potremo che beneficiare della concorrenza che si verrà a creare. E una volta che anche gli altri big del settore, Nokia in testa, metteranno in produzione i prodotti della “generazione iPhone”, allora ci sarà davvero da divertirsi.
Non c’è che dire, si preannuncia un decennio d’oro, per i tecnofili…