Il nuovo MacBook Pro “unibody” da 17″ è, giocoforza, il re di questo Macworld, non fosse altro perchè è l’unica novità hardware annunciata.
Se le sue caratteristiche costruttive sono in buona parte già state esposte per i fratelli minori da 13″ e 15″, ci sono alcune novità che vale la pena di sottolineare, rappresentando elementi di particolare interesse.
Ovviamente ciò di cui si discute maggiormente è la batteria che, come sappiamo, non è sostituibile dall’utente. Apple ha spiegato i motivi di tale scelta, dettata dalla necessità di garantire al MacBook un’autonomia elevata pur mantenendo un design pulito e, come al solito, minimalista.
Per l’utente medio questa novità non comporterà praticamente alcuna differenza: al limite, se dovessero esaurirsi i cicli di carica, la sostituzione degli accumulatori verrà a costare una cifra non troppo dissimile da quanto costa acquistare una batteria per un MBP da 15″.
I problemi, semmai, possono arrivare per alcuni utenti più avanzati, che utilizzano il portatile in situazioni per cui anche 8 ore di autonomia possono non essere sufficienti: pensiamo ai fotografi professionisti, che sono ormai soliti abbinare un MacBook ai propri dorsi digitali, o ai professionisti del video editing sul campo.
Per questa tipologia di utenti potrà essere davvero penalizzante non poter sostituire la batteria: vedrete che, con tutta probabilità, non tarderanno ad arrivare batterie esterne, come avviene per iPhone 3G.
Dal design unibody giunge, però, un secondo problema che, questa volta, interessa più utenti: l’assenza di aperture sulla scocca rende impossibile anche la sostituzione di dischi rigidi e, soprattutto, memoria RAM.
Con tutta probabilità anche per eseguire queste operazioni sarà necessario rivolgersi all’assistenza autorizzata Apple.
Infine una nota positiva, dopo le suddette perplessità: a sottolineare il carattere professionale, è possibile dotare il nuovo MBP da 17″ di un display opaco. E’ un opzione Build-to-order che costa 45€ e farà felici i professionisti: oltre ad essere di più efficace fruizione, un display opaco permette una più semplice calibrazione del colore, operazione fondamentale per chi tratta la grafica in maniera professionale.