Nella giornata di ieri, alimentata da un incauto ottimismo, è rimbalzata sul Web la notizia che su App Store venivano approvati browser alternativi e concorrenti a Safari Mobile. In realtà, le cose non stanno proprio così.
Non è un’inversione di tendenza, né un cambio repentino nella controversa politica delle approvazioni sullo store del software per iPhone. Infatti, studiando meglio le quattro applicazioni che hanno fatto gridare al miracolo (Incognito, Edge Browser, WebMate: Tabbed Browser e ShakingWeb), si scopre che in realtà fanno tutte e quattro uso di WebKit, il motore di rendering di Safari, reso disponibile attraverso una semplice libreria del SDK.
In altre parole, queste applicazioni non sono dei veri e propri browser, ma una sorta di plugin per Safari, poiché si limitano a sfruttarne la tecnologia aggiungendo qualche funzionalità non prevista inizialmente. Quanti speravano quindi di vedere Opera o Firefox sul proprio iPod touch dovranno ricredersi: App Store non permette di replicare funzionalità già previste da Apple, soprattutto quando queste funzionalità danno tanta visibilità.
[Via InformationWeek]