Le poche novità introdotte con l’ultimo aggiornamento del firmware iPhone 2.2.1 riguardano per lo più stabilità e bug-fix, ma all’appello manca un tassello atteso da parecchio: le notifiche Push. E mentre a Cupertino glissano sull’argomento, gli utenti si domandano se saranno mai veramente implementate.
Nato per sopperire al veto di esecuzione in backround delle applicazioni per iPhone, il cosiddetto Push Notification Service avrebbe dovuto essere introdotto da Apple a settembre, almeno secondo le parole di Scott Forstal. Invece, a tutt’oggi si è persa ogni traccia del servizio; si sa solo che che a un certo punto della sua evoluzione, il supporto al sistema è stato epurato dalle beta del SDK.
Ovviamente, le possibilità in ballo sono molte. Forse a Cupertino si sono accorti che i vantaggi portati dal sistema centralizzato di notifiche non superano gli svantaggi (pensiamo a quanto è inelegante essere tempestati da decine di pop up di altre applicazioni durante la navigazione o la lettura della posta). Oppure, si sono resi conto che c’è una soluzione migliore (d’altro canto, se il metodo proposto è perfetto per l’Instant Messaging, non è di alcuna utilità nel caso di un’applicazione musicale come una radio online). Insomma, quello di Apple sembra un “aspetta e osserva”, nel tentativo di trovare il giusto compromesso tra usabilità e ricchezza di feature.
Per ora, il velo di dimenticanza calato con nonchalance sulla faccenda lascia presagire che Cupertino non abbia intenzione di lanciare tecnologie push nell’imminente, anche se, indubbiamente, costituirebbero uno strumento non indifferente nella scatola degli attrezzi di ogni sviluppatore iPhone.