E’ passato un po’ di tempo dalle video-recensioni sui nuovi MacBook e MacBook Pro, e così Walt Mossberg, il columnist del Wall Street Journal, è tornato a dire la sua. Sotto la lente del microscopio, questa volta, la suite iLife’09 presentata all’ultimo MWSF.
Secondo il giornalista l’intera suite è decisamente ben fatta e rappresenta storicamente un valore aggiunto per l’intera piattaforma. Come dire, il Mac non è soltanto la tecnologia e il design, ma è soprattutto il suo parco software. Tuttavia, un aggiornamento non sembra giustificato nell’imminente, soprattutto in questo periodo non particolarmente brillante per l’economia.
Secondo Mossberg i miglioramenti più interessanti riguardano iPhoto’09 che, se da una parte introduce feature di tutto rispetto (il geo-tagging, l’editing e la condivisione notevolmente migliorati), dall’altra non sembra raggiungere livelli di qualità accettabili. Il riferimento è alla tanto pubblicizzata quanto inaffidabile funzionalità di riconoscimento facciale.
Nei test su due diversi Mac con migliaia di foto, infatti, spesso iPhoto non riusciva a individuare la presenza dei visi, anche quando erano grandi ed evidenti. Ancora più spesso venivano confuse le identità o i sessi, ed in qualche rarissimo caso è persino accaduto che animali o oggetti inanimati fossero scambiati per individui. I volti di profilo, invece, non vengono quasi mai intercettati, anche se chiaramente distinti dal resto dello sfondo.
In conclusione, Mossberg dice di amare e raccomadare iPhoto ed iLife, tuttavia il sistema di riconoscimento dei volti non è tanto funzionale da giustificare un aggiornamento intero. Tutto il resto, magari,sì.