L’applicazione per installare software non ufficiale su iPhone col jailbreak, Cydia, sta vivendo un periodo di transizione e si avvia a diventare un vero e proprio store virtuale antagonista dell’App Store ufficiale. In ballo c’è la libertà degli utenti ma anche tanti soldi.
Al di là delle questioni legali, per molti utenti Cydia è il luogo dove reperire software validissimo come Cycorder, Swirly MMS o PdaNet, applicazioni che rispettivamente consentono di registrare video, inviare o ricevere MMS, e condividere la connessione tra telefono e computer. Sul Wall Street Journal si legge che, da qualche giorno, Cydia ha aperto ufficialmente il proprio App Store con costi per gli sviluppatori paragonabili a quelli imposti da Apple ma senza tutti i suoi famosi vincoli. Sempre sul Journal si legge di altre due società che vorrebbero cimentarsi nella distribuzione non ufficiale di software per iPhone, di cui una specializzata in giochi per adulti.
Che gli interessi in gioco siano alti è un dato di fatto, ma è difficile prevedere gli esiti della faccenda, soprattutto perché a Cupertino non resteranno semplicemente a guardare. Insomma, si preannuncia una battaglia legale ma Freeman, il creatore di Cydia, si dice pronto e armato per lo scontro.