E’ di ieri la notizia apparsa sul NewYork Times che la Federal Trade Commission ha aperto un fascicolo contemporaneamente su Google ed Apple per accertarsi che i loro accordi e le collaborazioni trasversali non costituiscano una pratica anticompetitiva.
Attualmente Google ed Apple condividono due manager, il che non potrebbe accadere. Secondo una saggia legge del 1914 è illegale che nel consiglio di amministrazione di due società diverse siedano le medesime persone poiché, evidentemente, ciò ridurrebbe la competizione.
Probabilmente, il CEO di Google Eric Schmidt (che appunto siede nel consiglio di amministrazione di Cupertino) si rende perfettamente conto da sé che la sua presenza è quantomeno curiosa, ora che Google è in diretta concorrenza con Apple tanto col suo Android che con Chrome. Ed è praticamente scontato che se venissero accertate pratiche anti-trust, i due manager lascerebbero semplicemente uno dei due consigli, senza neppure troppo clamore. CultOfMac sdogana la faccenda con poche righe:
Il caso dimostra che le leggi americane non capiscono realmente la Silicon Valley. Laggiù, competere e collaborare contemporaneamente è semplicemente naturale. Prima si condividono i segreti e poi li si usano per sbarazzarsi degli altri. E’ nel loro DNA.
Secondo CultOfMac, insomma, la legge statunitense a volte è un po’ cieca e non fa le debite differenze. E che ci sarebbe di male?