Un dispositivo così piccolo può creare enormi problemi. Apple ha realizzato il suo AirTag per aiutare le persone a trovare qualcosa che è andato smarrito o rubato, ma alcuni malintenzionati lo stanno utilizzando per ben altro. Ad esempio, lo stalking.
La situazione ormai sembra essere abbastanza chiara. Ci sono persone che hanno utilizzato un AirTag per pedinare altre persone, ovviamente a loro insaputa. Come? Infilando di nascosto il piccolo device in una tasca, negli anfratti dei veicoli, in una borsa. Certo, c’è l’avviso “un AirTag sconosciuto è stato rilevato in movimento con te“, ma le cose non vanno sempre come previsto.
Ebbene, secondo il rappresentante dello stato della Pennsylvania John Galloway il Codice Penale del suo stato andrebbe aggiornato. Un adeguamento necessario, visti gli ultimi casi di cronaca. La proposta di Galloway è una legislazione che vieterebbe l’uso di un AirTag per tutto ciò che non sia un oggetto personale.
Da quando gli AirTag sono stati lanciati sul mercato nell’aprile del 2021, ho letto molti articoli su predatori che posizionano tali dispositivi nelle macchine delle loro vittime, all’interno delle borse e persino nelle tasche dei cappotti per tracciare la loro posizione. AirTag, uno strumento di ricerca di precisione, dovrebbe essere utilizzato solo per individuare oggetti appartenenti al legittimo proprietario, come chiavi, portafoglio, borse, libri. Ovvero lo scopo originale del prodotto.
Poi l’idea dell’aggiornamento del Codice Penale:
La mia legislazione proteggerebbe i cittadini della Pennsylvania assicurando che tale atto ingiustificato venga affrontato aggiornando il nostro Codice Penale in modo da vietare ad una persona di rintracciare la posizione di un’altra persona o i suoi effetti personali senza consenso.
Dovesse essere approvata la proposta di Galloway, la Pennsylvania diventerebbe il primo stato degli USA ad affrontare con una vera e propria legge i casi di abusi mediante l’utilizzo di AirTag, rendendoli punibili dal Codice Penale.