Una direttiva dell’Unione Europea approvata due anni fa impone ai servizi di contenuti audiovisivi in streaming di contenere a catalogo almeno il 30% di produzioni UE. Poiché su AppleTV+ è quasi tutto fatto negli USA, Apple dovrà adeguarsi altrimenti rischia la messa al bando nel nostro continente.
La direttiva in questione -chiamata SMA, e attualmente in fase di recepimento dalle legislazioni nazionali- non lascia adito a dubbi. Tra le varie cose che dice, obbliga Apple TV+, NetFlix , Amazon Prime Video e ai loro competitor a promuovere opere europee all’interno del palinsesto, in una misura non inferiore al 30% di tutti i contenuti offerti.
E mentre Netflix è tutto sommato già avanti sul tema, poiché include moltissime serie e film prodotti nel Vecchio Continente (il pensiero corre al bellissimo Dark girato in Germania), per Apple le cose non appaiono così rosee. E per due motivi:
- A esclusione di un’unica serie (che tra l’altro è britannica, e dunque tecnicamente fuori UE dal 1 gennaio ma le regole consentono di conteggiarla comunque come UE), AppleTV+ non propone nessun contenuto UE
- I singoli Stati sono liberi di interpretare in modo più stringente la direttiva, e innalzare ad esempio la soglia minima dal 30 al 40%; oppure scegliere se calare la soglia, ma limitatamente al proprio paese.
Cosa Farà Apple?
Solo per ottemperare alle richieste, Apple dovrebbe lanciare 17 nuovi contenuti europei -e questo senza aggiungerne altri-. L’alternativa infatti sarebbe la cessazione di ogni attività di streaming sul territorio UE, il che appara difficile da immaginare. L’unico modo di uscirne, insomma, è investire pesantemente nell’industria del cinema nostrano, ma anche qui è tutto da vedersi.
Ad ogni modo per ora cambia poco o niente, almeno per il momento. Per saperne di più su AppleTV+, sul catalogo, sui prezzi e le offerte per famiglie, vi rimandiamo al nostro speciale su AppleTV+. Qui invece trovate prezzi e info su AppleOne, l’abbonamento unico per Apple Music, AppleTV+ e tutto il resto. Per info più tecniche su 4K e HDR, invece, vi rimandiamo al nostro post sull’argomento.