Con iOS 14.3 è stata introdotta un’importante funzionalità chiamata “Privacy dell’app” che già ha fatto saltare i nervi a qualcuno. Ecco in cosa consiste, dove si trova e come va interpretata.
Privacy dell’app è una nuova feature dell’App Store che permette di conoscere quali dettagli e informazioni personali vengono utilizzate dalle app, e per quali fini. È una sorta di Etichetta delle Calorie, ma declinata sul fronte della sicurezza informatica. Apple la spiega così:
A partire da dicembre 2020, in tutte le descrizioni delle app sull’App Store c’è una nuova sezione dove gli sviluppatori spiegano, in modo semplice e chiaro, come affrontano la questione della privacy. Qui trovi informazioni importanti su come raccoglieranno e utilizzeranno dati come la tua posizione, la tua cronologia web e i tuoi contatti. Questa iniziativa testimonia il nostro impegno costante per darti sempre più trasparenza e controllo sui tuoi dati. Apple continuerà ad aggiornare questa funzione e a collaborare con gli sviluppatori per assicurarsi che gli utenti possano compiere le loro scelte con la maggiore consapevolezza possibile.
Ogni app per iPhone, iPad e Mac include questa etichetta, perché in assenza di essa Apple può defenestrarla da App Store.
Le informazioni possono essere di vario tipo, e includono i dati usati per tracciarvi, quelli collegati a voi e quelli non collegati direttamente a voi. Vale a dire:
- Personali: Nome, cognome, numero di telefono, indirizzo, altre informazioni di contatto
- Salute & Fitness: I dati dell’app Salute, i dati degli esercizi
- Info Finanziarie: Carte di credito, informazioni private come salario, beni posseduti etc.
- Info Posizione: Accesso al GPS posizione precisa o posizione approssimativa
- Info Pubblicitarie: I dati vanno solo allo sviluppatore o finiscono in mano a società terze?
Dopo una rapida panoramica di tutte queste indicazioni, l’utente può serenamente scegliere se valga la pena scaricare una determinata app o meno, prima di installarla e darle in pasto i dati che agogna.
Verificare la Privacy di un’App
Per verificare i livelli di privacy di un’App, fate così:
- Da iPhone o iPad (ma le medesime informazioni sono disponibili anche su Mac aggiornato a macOS Big Sur 11.1)
- Scegliete un’app di cui desiderare consultare l’Etichetta Privacy
- Scorrete la descrizione fino a che non trovate la sezione Privacy dell’App
- Toccate Dettagli per vederne tutti i dettagli
In generale, un’app non dovrebbe mai chiudere l’acceso a più informazioni di quante siano strettamente necessarie a erogare i suoi servizi; quando ciò accade, forse è il caso di mettere in discussione l’app in questione.
A Qualcuno Non Piace
Quella che vedete qui su, per esempio, c’è l’etichetta Privacy di Facebook, da cui si evince piuttosto bene il buco nero che rappresenta per la privacy personale. Non sorprende dunque che, tra i più agguerriti detrattori del sistema di etichettatura di App Store ci sia proprio il portalone blu.
Con una campagna mediatica senza precedenti, Facebook ha infatti denunciato Apple in pubblica piazza per attentato al libero Internet. A loro modo di vedere, questa stretta sulla privacy avrà un gigantesco effetto negativo: travolgerà i piccoli business che operano online e renderà l’intero Web un posto per ricchi.
“Il 44% delle piccole e medie imprese” ha dichiarato Facebook, “ha dato inizio o aumentato l’uso di pubblicità mirate sui social media, durante la pandemia. Senza pubblicità mirate, i dati di Facebook mostrano che i piccoli business subiranno un taglio del 60% delle proprie vendite per ogni dollaro speso.”