Ora che Apple ha formalizzato Tap to Pay la feature che trasforma iPhone in un vero e proprio POS mobile senza necessità di ricorrere ad hardware aggiuntivo, qualcuno già si domanda quale sarà il prossimo passo. E il pensiero corre ad iOS 16, e a un sistema integrato di micro-pagamenti che rivoluzionerà tutto.
C’è una caratteristica di Tap to Pay che balza agli occhi: non è gestita in toto da Apple, ma si appoggia comunque a servizi di terze parti e SDK. Ciò dipende dal fatto che, quando si parla di clienti business, le cose sono sempre molto complicate: ci sono tasse, gestione inventario, esigenze bancarie e finanziarie che si fondono tra loro. Ciò ha impedito a Cupertino una gestione verticale della cosa.
Ma con gli utenti normali, e le quotidiane attività della gente, è tutta un’altra storia. Immagina quando sei in pizzeria, e c’è da dividere il conto tra i commensali, o quando devi restituire la tua quota per l’acquisto di un regalo tra amici. Con i pagamenti peer-to-peer integrati su iPhone, inviare o ricevere del denaro diventa facile come avvicinare una carta di credito/debito al tuo telefonino. E il sistema funzionerebbe anche con Android Pay, Samsung Pay e qualunque altra piattaforma di pagamento, anche la più esotica: perché iPhone è a tutti gli effetti un POS contactless, in grado di ricevere pagamenti.
Il tutto senza doversi appoggiare a app, hardware o servizi esterni. Con la proverbiale facilità che caratterizza i prodotti di Cupertino. E per poter sfruttare la feature non serve altro che un iPhone con NFC compatibile con iOS 16 (qualunque modello da iPhone XS in poi lo è). Questo è quanto.
Molto più “fisico” e immediato dei pagamenti via iMessage e sicuramente più economico di qualunque soluzione proposta da qualunque banca presente, passata e futura. E se dovessimo azzardare, diremmo che questa sarà una delle feature più importanti di iOS 16, il giorno della presentazione ufficiale. Che avverrà il prossimo giugno, in occasione del WWDC 2022. Scommettiamo?