Contrariamente alle aspettative, la domanda di iPhone 12 Pro è talmente elevata, che Apple ha deciso di tagliare la produzione di iPhone 12 mini per riconvertirla.
La questione, secondo Morgan Stanley, è semplice: Apple non riesce a star dietro a tutti gli ordini, ed è costretta a operare una scelta. “I tempi di risposta di iPhone 12 Pro” si legge nella nota agli investitori, “rimangono i più estesi di qualunque altro modello lanciato negli ultimi 4 anni, a 10 giorni. I tempi di risposta sono diminuiti da 22 giorni circa 2 settimane fa, mentre Apple pompa la produzione di iPhone 12 come segnalato dal nostro team delle forniture iPhone […] che segnalava un rialzo nel trimestre di marzo di 2 milioni di unità per iPhone 12 Pro (che a sua volta ha ridotto di 2 milioni iPhone 12 mini).”
Il che ha senso dal punto di vista finanziario. Se proprio si devono verificare ritardi, meglio che avvengano sul comparto low-end, su cui i margini sono inferiori. Tanto più che, a dire degli analisti, il mini sta registrando un andamento molto meno scoppiettante del previsto: fino ad oggi, ha conquistato solo il 6% delle vendite totali di iPhone 12.
Il Successo del 5G
Fermo restando che, tra i ritardi di Apple e l’introduzione del Samsung S21 le cose cambieranno probabilmente in tempi ristretti, iPhone 12 ha saputo conquistarsi un primato importante. A distanza di sole due settimane dal debutto, era già lo smartphone 5G più venduto al mondo.
A dicembre 2020, iPhone 12 aveva già saldamente in mano il 16% del mercato, seguito al secondo posto da iPhone 12 Pro con l’8% di vendite. Per trovare un dispositivo concorrente, occorre arrivare in terza posizione, col Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G, che però si fermava al 4% sul totale.
In totale, Apple ha conquistato nel giro di pochissimo tempo quasi un quarto dell’intera torta del 5G. Ma ora che la concorrenza avanza, è inevitabile che gli equilibri si sposteranno lontano da Cupertino.
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