Se parliamo ancora di Touch ID, lo dobbiamo ad iPhone SE. Il modello di nuova generazione atteso per quest’anno integrerà ancora il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali, ma probabilmente chiuderà il ciclo vitale di quest’ultimo. Secondo i rumor, infatti, dal 2023 anche la linea SE abbraccerà il Face ID.
In termini di top di gamma, tutto è cambiato nel 2017. L’introduzione del Face ID su iPhone X ha stravolto la storia dell’iconico dispositivo e da allora l’azienda di Cupertino non è più tornata indietro. Del ritorno del Touch ID se ne è discusso solo per via di qualche rumor e voce di corridoio, ma la convivenza tra i due sensori – in cui tanti utenti hanno sperato – non è mai stata approvata.
L’evoluzione del Face ID
Il Touch ID è sicuro, veloce e affidabile, ma Apple non ha più intenzione di puntarci. Il suo sistema di riconoscimento facciale è il migliore in circolazione ed è in costante aggiornamento.
Una prima svolta c’è stata con iOS 14.5, uno degli update più importanti poiché ha introdotto la possibilità di sbloccare l’iPhone con il Face ID anche indossando una mascherina. Come? Indossando un Apple Watch. Un sistema efficace, ma non per tutti.
Con l’imperversare della pandemia di COVID-19, ad inizio del 2022 la vera rivoluzione del sistema biometrico. La versione 15.4 di iOS porta con sé il “Face ID con la mascherina”, anche senza Apple Watch. La società californiana ha reso ancora più smart la sua tecnologia, che per il riconoscimento del volto va ad analizzare solo l’area degli occhi, ovvero quella non coperta dalla mascherina.
Una soluzione innovativa e soprattutto sicura. Nessuna altra azienda può offrire una tecnologia simile oggi.
Questa evoluzione cosa ci dice? Il messaggio sembra abbastanza chiaro: Apple vuole puntare sul Face ID, migliorandolo di volta in volta. Il Touch ID invece rappresenta il passato, e resterà tale.
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