Il nuovo iPhone SE è un piccolo gioiello di potenza. A vederlo da fuori sembra sempre il solito dispositivo di sei anni fa: ci sono i bordi spessi, e c’è ancora il vetusto pulsante Home, senza contare il piccolo display Retina da 4,7″ e l’assenza del MagSafe. In compenso nel suo petto batte un core di A15 Bionic, lo stesso processore di iPhone 13 Pro, e scusate se è poco.
Ciò permette a Cupertino di tenere bassi i prezzi -si parte da 529€ per l’entry level- e di fornire uno smartphone dall’aspetto rassicurante e tutto sommato a prova di futuro, grazie alle prestazioni che garantisce. Non sappiamo con precisione quanti aggiornamenti di iOS supporterà, ma se l’iPhone SE del 2016 riesce a far girare iOS 15, le prospettive da questo punto di vista sono rosee.
Anche perché, sul versante Android, tre o quattro anni di aggiornamento sono considerati un trionfo del produttore; ma è poca roba in confronto al supporto che riceve l’utente medio Apple.
iPhone SE vs. Android
Un confronto diretto con gli Android da 500€ non è molto sensato, ma comunque interessante. A scorrere le caratteristiche hardware, iPhone SE sembra la pecora nera della classe. Tutti i prodotti alternativi, sulla carta, hanno processori più agguerriti, batterie più capienti, RAM più generose, fotocamere dalle mille virtù. L’impressione, come al solito, è che un Samsung Galaxy A52 5G o un Google Pixel 5A offrano semplicemente “di più” a parità di prezzo.
Il Galaxy A52 e il Moto Edge, per esempio, includono una feature che nel mondo iPhone ritroviamo solo sui modelli di punta, ovvero il refresh rate da 120Hz o 144Hz che garantisce animazioni più fluide. Mentre il Pixel 5A, per pochi Euro in più, garantisce uno schermo OLED più ampio e una fotocamera più che decente.
Tutte cose meravigliose, ma con un grossissimo difetto: Android.
Chi sceglie Apple lo fa per l’integrazione dell’ecosistema, e per l’ottimizzazione del software che consente di sfruttare meglio le risorse esistenti. Il che spesso si traduce in un’esperienza complessivamente migliore a fronte di hardware nominalmente inferiore.
Poi per carità, ci sono anche le esigenze personali. Ad esempio, il Samsung Galaxy A42 5G è uno dei pochi nel suo range di prezzo a includere anche la connettività 5G mmwave, quella che sprigiona le velocità potenziale massime del protocollo. Ma è davvero così importante, considerata la copertura a macchia di leopardo dei gestori? O per meglio dire: basterebbe questo a convincere un utente ad abbandonare iPhone e passare ad Android?
La risposta varia da persona a persona. Ma se chiedete a noi, diremmo di no.
Confronto Specifiche Tecniche
Specifiche | iPhone SE 2022 | Samsung Galaxy A52S | Xiaomi 11T | Realme GT 2 Neo | |
Display | 4,7″ LCD | 6,5″ AMOLED | 6,67″ IPS LCD | 6,62 ” SuperAMOLED | |
Risoluzione | 1334 x 750 | 2400 x 1080 | 1080 x 2400 | 1080 x 2400 | |
Densità pixel | 326 PPI | 405 PPI | 403 PPI | 399 PPI | |
Refresh rate | 60 Hz | 120 Hz | 120 Hz | 120 Hz | |
Processore | Apple A15 Bionic | Snapdragon 778G | Mediatek Dimensity 1200 | Snapdragon 870 5G | |
RAM | 4 GB | 6 GB | 8 GB | 8 GB / 12 GB | |
Archiviazione | 64 GB / 128 GB / 256 GB | 128 GB | 128 GB / 256 GB | 128 GB / 256 GB | |
Memoria espandibile | No | Sì, fino a 1TB via microSD | No | No | |
Batteria | N/D | 4.500 mAh | 5.000 mAh | 5.000 mAh | |
Ricarica wireless | Sì (no MagSafe) | No | No | No | |
Fotocamere posteriori | 12 MP (f/1.8, OIS) | 64 MP, (f/1.8, OIS) / 12 MP, (f/2.2, grandangolo) / 5 MP (f/2.4, macro) / 5 MP (f/2.4, profondità) | 108 MP (f/1.8, OIS) / 8 MP (f/2.2, grandangolo) / 5 MP (f2.4, macro) | 64 MP (f/1.8) / 8 MP (f/2.3, grandangolo) / 2 MP (f2.4, macro) | |
Fotocamera anteriore | 7 MP (f/2.2) | 32 MP (f/2.2 | 16 MP (f/2.45) | 16 MP (f/2.5) | |
Supporto 5G | sub-6 GHz | sub-6 GHz | sub-6 GHz | sub-6 GHz | |
Resistenza a liquidi e polvere | IP67 | IP67 | No | No | |
Sensori biometrici | Lettore di impronte (Touch ID) | Lettore di impronte sul display | Lettore di impronte sul display | Lettore di impronte sul display | |
Dual SIM | No | Sì (nanoSIM + nanoSIM) | Sì (nanoSIM + nanoSIM) | Sì (nanoSIM + nanoSIM) | |
Porte disponibili | Lightning | USB-C, jack audio | USB-C, porta infrarossi | USB-C | |
Dimensioni (mm) | 138,4 x 67,3 x 7,3 | 159.9 x 75.1 x 8.4 | 164,1 × 76,9 × 8,8 | 162.9 × 75.8 × 8.6 | |
Peso (g) | 144 | 189 | 203 | 200 | |
Prezzo di partenza | 529 € | 469 € | 549 € | 449 € | |
Un Acquisto sulla Fiducia?
E intendiamoci, facciamo queste considerazioni senza aver ancora toccato con mano il nuovo iPhone SE. Presto sul Web compariranno i primi benchmark e le video-recensioni, ma è probabile che confermeranno quanto detto. Il che non significa essere ciecamente di parte, ma solo che Apple gode di una reputazione che ha un valore, che è spendibile e che crea fiducia.
E questo non lo diciamo noi, ma gli analisti di J.P. Morgan, secondo cui iPhone SE potrebbe rubare ad Android la bellezza di un miliardo e mezzo di utenti in pochi mesi, ai danni soprattutto di Samsung e BBK Electronics (quelli di OnePlus, OPPO, iQOO e Vivo).
Parliamo di milioni e milioni di persone che acquistano un prodotto a scatola chiusa, fiduciose del fatto che sarà nettamente migliore del predecessore e adeguato agli usi moderni. Quale altro produttore può intestarsi un primato simile?
iPhone SE 2022 parte da €529 per il modello da 64 GB. Quello da 128GB ha un costo di €579, mentre il taglio con 256 GB di storage arriva a €699. I preordini sono partiti l’11 marzo, con disponibilità in negozio prevista a partire dal 18 marzo. Su Amazon è già disponibile.