Il processore M1 dei nuovi MacBook Pro e MacBook Air ARM non è soltanto potente; è anche estremamente efficiente, e il suo impatto sulla batteria resta minimo. Tant’è che permette di raggiungere un’autonomia mai vista prima su Mac.
Nonostante risulti fino a 9 volte più veloce di un Intel Core i7 quad‑core a 1,2GHz a seconda dei compiti, il chip M1 è gentile sulla batteria. Nei nuovi modelli, infatti, si raggiunge un’autonomia da sogno:
- MacBook Air: 49.9WHr, fino a 15 ore di navigazione wireless e fino a 18 ore di riproduzione video (modello precedente: 11 e 12 ore rispettivamente)
- MacBook Pro: 58.2 WHr, fino a 17 ore di navigazione wireless e fino a 20 ore di riproduzione video (modello precedente: 10 e 10 ore rispettivamente)
Un risultato storico, tra i migliori della sua categoria, e ottenuto grazie ai alla ripartizione degli 8 core, che non sono tutti uguali; 4 sono “efficiency core” e possono lavorare a pieno regime “consumando appena un decimo dell’energia”; gli altri 4 invece sono chiamati “performance core” e si attivano solo quando necessario.
Gli efficiency core, spiega Apple, “svolgono i compiti di ogni giorno con risultati eccezionali, consumando appena un decimo dell’energia. Sono perfetti per eseguire le operazioni meno impegnative con grande efficienza, e consentono ai performance core di concentrarsi sui carichi di lavoro più pesanti.”
A dire di Cupertino, il chip M1 porta in dote prestazioni fino a 3,5 superiori sulla CPU, fino a 6 volte superiori per la GPU e fino a 15 volte superiori per il Machine Learning.