Apple si è spesa molto per convincerci del fatto che i nuovi Mac con processore ARM sono veloci, e i primi benchmark sembrano confermare la cosa. Ora però spunta un filmato che lo dimostra in modo inequivocabile, e che vi lascerà a bocca aperta.
Lo Youtuber iChan ha condotto un esperimento casalingo molto semplice: ha aperto a raffica, una dietro l’altra, tutte le applicazioni presenti di default in macOS Big Sur. E il sistema gli sta dietro senza difficoltà né tentennamenti.
IL MacBook Air usato per il test apre tutto in un istante e senza apparente difficoltà: Safari, Mappe, Mail, Apple TV, Messaggi, Calendario, Keynote, Numbers, Pages, App Store, Note, Promemoria e molto altro. Tutto l’arsenale software del Mac, incluse le Preferenze di Sistema. E per ultimo Monitoraggio Attività, ed è lì che si annida la sorpresa più grande.
Nonostante tutte le app aperte, gli 8GB di RAM disponibili sono ancora parzialmente liberi; la memoria occupata dalle applicazioni ammonta esattamente a 3,38GB.
Prestazioni al Top
Sebbene i nuovi MacBook Air, MacBook Pro e Mac mini siano macchino profondamente diverse tra loro e destinate a nicchie specifiche di utenza, il processore M1 che batte nel loro petto è praticamente identico.
Si tratta di un SoC (“system on a chip”) che mette assieme diverse tecnologie in un unico chip: 8 core, architettura di memoria unificata, controller RAM e Thunderbolt, Secure Enclave, motore crittografico e 16 milioni di transistor totali, assemblati con processo costruttivo a 5 nanometri. Grazie alle tecnologie che integra, riesce a garantire fino a 3,5 volte più prestazioni in CPU, fino a 6 volte più prestazioni in GPU e fino a 15 volte più performance in Machine Learning, il tutto con un impatto minimo sull’autonomia della batteria che raddoppia rispetto alla generazione precedente.
Anzi, il MacBook Air non dispone neppure di ventole per il raffreddamento attivo, eppure riesce a battere in scioltezza molti Mac Intel di fascia perfino più alta.
Pecche di Gioventù
Tra tante virtù, tuttavia, i nuovi Mac ARM hanno anche alcuni difettucci di gioventù. Parliamo in particolar modo di grosse lacune hardware che possono renderne l’acquisto sconsigliabile per alcuni utenti, e di limitazioni sulle prestazioni dovute alla scarsità di software nativo.
Inoltre, è emerso in queste ore che i Mac con M1 hanno un difetto che rende impossibile eseguire il ripristino. Ci aspettiamo che il bug venga risolto in tempi celeri da Apple.
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