Essendo da qualche giorno acquistabile (in modo diretto, senza preordine), il Mac Studio è stato già sottoposto a quella pratica che svela tutti i segreti di un dispositivo tech, che sia uno smartphone, un laptop o un computer desktop. Stiamo parlando ovviamente del teardown, e ci sono buone notizie per chi è solito eseguire upgrade.
Il nuovo computer desktop di Apple è stato fatto a pezzi da Max Tech (noto volto del “tubo” di Google). Il suo teardown è molto dettagliato, conferma e svela diversi dettagli e soprattutto scioglie un dubbio: l‘unità SSD – posizionata in due slot – non è saldata ed è facilmente removibile.
Sul sito dell’azienda di Cupertino è indicato che lo storage SSD del Mac Studio “non è user accessibile“. In aggiunta, Apple invita il potenziale acquirente a scegliere con attenzione la quantità di storage interno prima di portare a termine l’acquisto, proprio per evitare manovre interne in un secondo momento. Questo perché accedere ai componenti interni dell’ibrido non è poi una passeggiata.
Il video di Max Tech, dai più esperti può essere considerato anche come una sorta di tutorial, ma la procedura è a proprio rischio e pericolo (e visti i prezzi del Mac Studio, non sarebbe una cattiva pensarci due volte prima di lanciarsi in un upgrade).
Il Mac Studio, un mix tra Mac Mini e Mac Pro, è stato il protagonista assoluto dell’evento “Peek Performance” dell’8 marzo, il primo di Apple del 2022. Al suo interno battono i chip M1 Max o M1 Ultra, con configurazioni da vero top di gamma del settore.
Per il modello con M1 Max si parte da 2.349 euro, per quello con M1 Ultra invece da 4.649 euro.